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Udienza 14.10.2020 – second hearing in the criminal trial after the Covid-19 stop

The Bitonto bunker hall courtroom in session

__________ENGLISH ___________

On 14.10.2020 in front of the Criminal Court of Bari in Collegial composition, chaired by Dr. Guida, was held the second hearing in the criminal trial for the disaster in the Norman Atlantic fire, which occurred in international waters in December 2014 between Italy and Greece.

In order to guarantee the social distancing between the parties due to the Covid-19 restrictions, the hearing was held as always in the Bitonto bunker hall, but distributing the judges, prosecutors, defenders of the accused and civil party lawyers, in three different rooms in the building, video connected to each other, and everything was done efficiently and well organized.

Our legal team, representing a large number of ferry passengers and relatives of victims and missing persons, participated from the very early stages at the criminal proceedings, having already constituted the clients as an offended party in the investigation and in the evidentiary incident, i.e. during the long phase of the preliminary assessment carried out by the court onboard the Norman Atlantic wreck by request of Bari public prosecutor’s office, then formally constituting ourselves as a civil party at the preliminary hearing on behalf of all our clients, proposing compensation requests to the court there, by transferring the action that we had already proposed to the civil court within two years of the accident.

The preliminary hearing phase ended positively with the indictment of all the defendants, and we therefore moved on to the opening phase of the actual trial, slowed down in February last year and then suspended due to the Covid-19 epidemic which also affected all procedural and judicial activities, but finally at this hearing we resumed activities by addressing the first formal issues, which essentially concerned the preliminary objections raised by the defendants against our appearance in court and participation in the trial as civil parties, and the request for expulsion proposed by the 4 companies that we have called for damages in their quality for civil liability, in this case Visemar transport, Visemar of navigation, Visentini shipyards and, of course, the Greek carrier ANEK SA.

These requests, based on the alleged application of EC Regulation 392 and of the Athens Convention and of the short two-year forfeiture period envisaged therein, as a restriction on the criminal laws and on the normal limitation and forfeiture periods, are already been proposed in front of the Judge of the hearing preliminary, and rejected by this with a very articulated ordinance, which clarified how the scope of application of the European regulation cannot in any way entail a compression of the constitutional rights of the injured party, limiting the possibility of appear, restricted on excessively narrow and rigorous terms, as a civil party affecting the right to participate in the criminal trial, and file for compensation for all damages suffered.

The court allowed all the defendants lawyers and civil liability companies to illustrate their objections and various requests, and then gave the turn to the Public Prosecutor, who laudably supported the offended parties and argued widely in favor of their legitimate right to participate in this trial, to then allow a round of replies to the civil parties lawyers.

From our side, we insisted on the rejection of all requests proposed by the defendants’ lawyers, arguing in a synthetic but very direct way on the various specific objections raised against us, in the certainty that once again, as already happened in the civil trial and then in the preliminary stage of this criminal trial, all matters will be rejected by the court in a favorable sense for passengers.

At the end of the hearing, which was closed around 3.00 pm, the court reserved the right to decide by order at the next hearing on the issues relating to the constitutions of civil parties, postponing for the continuation to 11th of November 2020, to address the other preliminary issues that as expected will concern the exceptions of territorial jurisdiction, and those concerning the cd. bis in idem and the conflict of jurisdiction between the Italian criminal trial and the one that is taking place in Greece.

In this regard, we are also following in parallel what happens in the Greek criminal trial, and we reserve the right to deal with the issues when they will be raised by the defendants, anticipating however that we believe that the problem of the overlap between the two judgments does not exist, having also been this question addressed, and positively resolved in favor of the jurisdiction of the Italian judges, by the GIP dott. Agnino during the preliminary hearing that ended last year.

Starting from the next hearing, the real indictment process will begin, establishing a schedule that will finally give a decisive acceleration to the trial, starting with the depositions of witnesses and consultants of the public prosecution office.

______________ ITALIANO ____________

Il 14.10.2020 innanzi al tribunale penale di Bari in composizione Collegiale, presieduto dal Dott. Guida, si è celebrata la seconda udienza nel processo penale dibattimentale per il disastro nell’incendio del Norman Atlantic, avvenuto in acque internazionali nel dicembre 2014 tra Italia e Grecia.

Al fine di garantire il distanziamento sociale tra le parti per via delle restrizioni Covid-19, l’udienza si è svolta sempre nell’aula bunker di Bitonto, ma distribuendo i giudici, pubblici ministeri, difensori degli imputati ed avvocati di parte civile, in tre diverse aule dell’edificio videocollegate tra esse, e tutto si è svolto in modo efficiente e ben organizzato.

Il nostro team legale, in rappresentanza di un largo numero di passeggeri del traghetto e di familiari di vittime e dispersi, ha partecipato sin dalle primissime fasi al procedimento penale, essendoci costituiti come parte offesa già nelle indagini e nell’incidente probatorio, ossia durante la lunga fase della perizia preliminare svolta dal tribunale a bordo del relitto su richiesta dell’ufficio della Procura di Bari, costituendoci poi formalmente come parte civile alla udienza preliminare per conto di tutti i nostri assistiti, proponendo in quella sede le richieste risarcitorie al tribunale, e trasferendo in sede penale l’azione che avevamo già proposto in sede civile entro il biennio dall’incidente.

La fase della udienza preliminare si è chiusa positivamente con il rinvio a giudizio di tutti gli imputati, e siamo dunque passati nella fase di apertura del processo vero e proprio, rallentato a febbraio dell’anno scorso e poi sospeso a causa dell’epidemia Covid-19 che ha interessato anche l’attività processuale e giudiziaria, ma finalmente alla udienza di oggi abbiamo ripreso le attività affrontando le prime questioni formali, che riguardano essenzialmente le eccezioni preliminari sollevate dai difensori degli imputati nei confronti della nostra costituzione in giudizio e partecipazione al processo come parti civili, e la richiesta di estromissione proposto dalle 4 società che abbiamo chiamato a rispondere dei danni nella loro qualità di responsabili civili, nella fattispecie Visemar trasporti, Visemar di navigazione, cantieri navali Visentini e, ovviamente, il vettore greco ANEK SA. Tali richieste, fondate sulla pretesa applicazione del regolamento CE 392 e della convenzione di Atene e del termine breve di decadenza biennale ivi previsto in prevalenza sulle norme penali e sui normali termini di prescrizione e di decadenza, sono state già proposte davanti al Giudice dell’udienza preliminare, e da questo rigettate con una ordinanza molto articolata, che ha chiarito quanto l’ambito di applicazione del regolamento europeo non possa in alcun modo comportare una compressione dei diritti costituzionali della parte offesa, limitandone in un termine eccessivamente ristretto e rigoroso la possibilità di costituirsi come parte civile e il diritto di partecipare al processo penale, chiedendo in quella sede il risarcimento di tutti i danni subiti.

Il tribunale ha consentito a tutti i difensori degli imputati e delle società responsabili civili di illustrare le loro eccezioni e le varie richieste, per poi dare la parola al Pubblico Ministero, che ha lodevolmente sostenuto le parti offese e argomentato ampiamente a favore del loro legittimo diritto a partecipare a questo processo, per poi consentire un giro di repliche alle parti civili.

Da parte nostra abbiamo insistito per il rigetto di tutte richieste riproposte dalle difese degli imputati argomentando in modo sintetico, ma molto diretto, sulle varie specifiche eccezioni sollevate nei nostri confronti, nella certezza che ancora una volta, come già avvenuto in sede civile e poi nella fase preliminare di questo processo penale, tutte le questioni vengano superate dal tribunale in senso favorevole ai passeggeri.

Il tribunale al termine della udienza, che è stata chiusa verso le ore 15,00, si è riservato di decidere con ordinanza alla prossima udienza sulle questioni inerenti le costituzioni di parte civile, rinviando per il prosieguo al giorno 11 novembre 2020, per affrontare le altre questioni preliminari che si prevedono riguarderanno le eccezioni di competenza territoriale, e quelle riguardanti il cd. bis in idem ed il conflitto di giurisdizione tra processo penale italiano e quello che si sta celebrando in Grecia.

A questo proposito stiamo seguendo parallelamente anche quanto avviene nel processo penale greco, ed ci riserviamo di trattare le questioni nel momento in cui verranno eccepite dai difensori degli imputati, anticipando tuttavia che riteniamo insussistente il problema della sovrapposizione tra i due giudizi, essendo stata peraltro anche tale questione affrontata, e risolta positivamente, a favore della giurisdizione dei giudici italiani, dal GIP dott. Agnino durante l’udienza preliminare terminata l’anno scorso.

A partire dalla udienza successiva si entrerà nel vivo del processo, stabilendo un calendario che darà finalmente una decisiva accelerazione al processo, dando il via alle deposizioni di testi e consulenti della pubblica accusa.


Estratto audio della udienza, replica alle eccezioni delle difese degli imputati sulle costituzioni di parte civile

Fire emergency in Greece on Anek’s ferry΄El Venizelos’ – ΄ΕΛΕΥΘΕΡΙΟΣ ΒΕΝΙΖΕΛΟΣ΄: ΜΙΑ ΑΚΟΜΗ ΠΥΡΚΑΓΙΑ ΞΕΣΠΑΣΕ ΣΕ ΟΧΗΜΑΤΑΓΩΓΟ ΠΛΟΙΟ ΤΩΝ ΑΝΕΚ LINES

In the night between August the 28th and the 29th 2018 the ship Eleftherios Venizelos, another ferry from Anek Lines, during its travel from Piraeus to Crete with 875 passengers and 141 crew on board, was hit by a serious fire in the garage area, so much that the Captain was forced to declare general emergency and abandonment of the ship.

The emergency operations were not easy and implied the intervent of two firefighting tug boats, ten tenders, 48 firefighters and two emergency teams, as the fire was very quickly expanding from the lower decks and heavy black smoke was inclosing the ship.

The dynamic of the new accident is similar to the disaster of the Norman Atlantic, which as this one, was operating under the flag of the Greek company ANEK: a vehicle parked on board caught fire so that from 12am the board started to send emergency signals to get help from the Coast Guard.

After we assisted dozens of passengers who suffered a devastating experience onboard of the Anek’s ferry Norman Atlantic in the nights of the 28/29 December 2014 where so many lost their life, an all others suffered for their personal safety and for the losses of their personal belongings and for which we already submitted to the Civil Court of Bari our law suit against Anek and Visemar (see our web page on such case: https://giustiziapernormanatlantic.wordpress.com/), we face another case with a fire that broke out in the car deck of a ferry.

The emergency operations on the Eleftherios Venizelos went on during all night and the ship was at the end escorted back into Piraeus and all the passengers were disambarked only during the morning of the 29 August.

Media sources report that the ship has had many problems operating so much that since 2014 it has a discontinuous use, with some short-term rentals (including one to the Greek government for the transportation of migrants from the islands) and sporadic income in service as a replace of other ships Anek stopped for repairs. This raises questions in relation to safety of the ship. These questions will be adressed by with a specific complaint we will file to authorities that have already opened an investigation to find out the causes of the fire and the reasons for the lack of containment of the flames in the garage by the drenching system, providing all the trial expert’s reports on Norman Atlantic about critical issues on fires in Ro/Ro ship’s garage open decks. Continua a leggere

Incidente probatorio Norman Atlantic – i risultati della perizia

Nel procedimento penale Rg 20598/14 sul disastro marittimo del Norman Atlantic abbiamo finalmente raggiunto la fase conclusiva dell’indagine svolta dai periti nominati dal tribunale di Bari nell’ambito dell’incidente probatorio diretto dal Giudice delle Indagini Preliminari dott.ssa Alessandra Piliego. periti nominati dal tribunale di Bari nell’ambito dell’incidente probatorio diretto dal Giudice delle Indagini Preliminari dott.ssa Alessandra Piliego.

A partire dal 27 marzo 2017, ogni giorno e per una settimane di fila, si è tenuta udienza all’interno dell’aula bunker di Bitonto, onde consentire al collegio peritale di illustrare i risultati della loro indagine e – in una trattazione divisa per blocchi (caricamento e rizzaggio mezzi, incendio, vdr ed apparati di bordo, gestione emergenza, abbandono nave etc.) – i periti si sottoporranno all’esame delle parti per le varie osservazioni, integrazioni, contestazioni e domande di approfondimento.

Le udienze si sono aperte con le prime schermaglie sul tema dell’ordine di esame e controesame ai periti da parte dei vari difensori. La norma processuale (art. 401, V comma cpp) prevede infatti che le prove sono acquisite secondo le forme ed ordine di assunzione stabilite per il dibattimento, e dunque si deve iniziare l’esame con le proprie domande ai periti chi ha richiesto l’incidente probatorio (nella fattispecie i Pubblici Ministeri), seguendo con il controesame da parte degli avvocati difensori dei 18 soggetti indagati. A seguire i difensori delle parti offese (noi), che possono rivolgere domande ed osservazioni solo indirettamente ed attraverso il giudice, il quale, se le ritiene pertinenti, le formula ai periti (in quanto, durante questa fase processuale, le parti offese non sono ancora parti processuali vere e proprie, qualità che assumono solo nel momento in cui viene ammessa la loro costituzione di parte civile, dopo la richiesta di rinvio a giudizio), assieme alle domande di chiarimento che lei stessa riterrà opportuno svolgere in chiusura dell’esame. Ovviamente “parlare” per ultimi rappresenta un vantaggio processuale non indifferente, tanto che durante il dibattimento vero e proprio, l’avvocato difensore dell’imputato è in genere garantita sempre l’ultima “parola”. In questa circostanza tuttavia, nonostante la protesta dei difensori degli indagati di poter intervenire dopo la serie di domande degli avvocati di parte offesa, il GIP ha giustamente ritenuto di mantenere l’ordine previsto dal codice, anche se, con grande disponibilità verso tutti, ha consentito una occasionale inversione di questo ordine per esigenze di alcuni difensori di parte lesa, e comunque ha garantito la possibilità per tutti, PM e difensori degli indagati di tornare su alcuni eventuali punti toccati da domande delle parti civili.

Nella serie di udienze consecutive si è iniziato da una breve e sintetica presentazione, da parte dei periti, delle quasi 700 pagine della loro relazione e sulle loro conclusioni sull’incendio, sulle cause di probabile innesco, tempi di sviluppo e modalità di propagazione, per poi sottoporsi alle domande della Procura, partendo dalla fase di caricazione mezzi (ed è emersa, come vedremo, una certa pressione di Anek sull’equipaggio della NA per imbarcare un numero di camion frigo in modo eccessivo rispetto alla disponibilità di prese, e sempre senza preavviso), delle operazioni di rizzaggio (ovverosia di aggancio dei veicoli pesanti alle paratie a terra, per assicurare la stabilita del carico e bilanciamento nave, eseguite in modo approssimativo ed assolutamente inadeguato, ammassando i mezzi e, sopratutto gli autotreni, troppo vicini uno all’altro, continuando le operazioni di rizzaggio addirittura anche in navigazione, senza comunque portarle a termine), di collegamento dei camion frigo alle prese di corrente (poiché è stato chiarito come sia severamente vietato, durante la navigazione, alimentare il gruppo frigo dei veicoli da trasporto con vano di carico a temperatura controllata, attraverso i motorini diesel che, invece, mantengono autonomamente la refrigerazione durante la circolazione su strada dei mezzi, e quindi questi, una volta imbarcati, vanno disattivati e allacciati alla rete elettrica della nave), il numero delle prese e dei cavi disponibili a bordo (dando evidenza della presenza di più camion frigo rispetto alle prese e cavi di collegamento disponibili sulla nave, il che certamente da evidenza che alcuni autotreni -almeno 3 sul ponte 4- non erano stati collegati all’impianto elettrico della nave e quindi presumibilmente avevano il sistema di refrigerazione con motore a scoppio in funzione durante la navigazione) e molti altri elementi che dimostrano una spregiudicata approssimazione e generale violazione delle norme Solas e del codice SMS alla base della tragedia (parlano di insieme di “errori umani” e di “vistose e intrinseche debolezze” sotto il profilo ingegneristico come cause del disastro) sopratutto per quanto riguarda l’approntamento della nave e del suo carico al viaggio.

Cosa che, d’altronde, era ben nota visto che i nostri clienti lo avevano con molta chiarezza riferito e denunciato sin da subito: gli autotreni erano stati stipati nei ponti garage in modo tale che alcuni autisti erano stati costretti ad uscire dai finestrini non riuscendo ad aprire gli sportelli, non allineati ne agganciati alle “margherite” di fissaggio a terra per il rizzaggio, ed infatti i periti hanno riscontrato che la Safety Way (la via di passaggio per uscire, per eseguire i giri di ronda ed eventuali controlli oltre che come via di fuga) era parzialmente impegnata da alcuni mezzi e lasciava un angusto spazio di circa 40 cm per passare, rendendo oltretutto particolarmente difficoltoso il check sugli allarmi che sono poi scattati in plancia (sopratutto per un marinaio corpulento come Nardulli, che infatti non ha portato a termine la perlustrazione ma si è limitato a comunicare in plancia che il fumo rilevato dai sensori proveniva da un motore a scoppio in funzione), la dotazione e settaggio degli allarmi antincendio (e la loro funzione di rilievo calore/fumo che poteva essere attivata in modalità and/or), la dotazione, capacita e funzionamento degli impianti anti incendio passivi sulla nave (porte tagliafuoco, paratie A60) e di quelli attivi (sprinkler e drenching). Su questo punto, i periti hanno anche accertato che il sistema drencher, quello che si può attivare per zone di divisione della nave come sistema di estinzione massiva ad acqua sui ponti cargo, deve esser aperto manualmente ed in non più di due zone contemporaneamente (mentre nella fattispecie venne avviato, per negligenza, su almeno tre zone (diminuendo quindi la portata e capacita di estinzione dei getti) e su una zona errata (sul ponte 3 e non sul 4).

Secondo la perizia, l’origine dell’incendio si è invece originato proprio sul deck 4, e con ogni probabilità da un motorino a scoppio a servizio di uno dei camion frigo imbarcati, visto che, come spiegato in aula, questi compressori sono diesel raffreddati ad aria, e quando il veicolo è fermo tendono a surriscaldare molto rapidamente, con conseguente e concreto rischio di generare incendi. Di qui il rigoroso divieto di tenerli disattivati durante la navigazione e l’obbligo per tutti i mezzi con carico refrigerato, di allacciarsi alla rete elettrica della nave per garantire il controllo della temperatura sul vano di carico alimentare, o il normale funzionamento dei diversi motorini a servizio (es. per insufflare aria nel trasporto di pesce vivo).

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Two years from the Norman Atlantic tragedy – Due anni dalla tragedia Norman Atlantic

norman-atlantic-in-fiammeExactly two years ago, on December the 28th 2014, the NORMAN ATLANTIC ferry, property of the Italian shipowner VISEMAR and rented by the Greek company ANEK LINES, departed from Greece and directed to Ancona, caught fire in the middle of the night off the Albanian coast, and in short time went drifting off the Adriatic sea, in a storm of six meters waves and force 8 wind, with almost 500 people on board and overrun with cars, trucks and Tir carrying goods from Greece to Italy, especially olive oil, which would then fuel the flames for days. The origins of the fire are still under investigation, via a procedure of recording evidence that, as required by the Public Prosecutor of Bari, will have to verify not only the evolution of the shipping incident, but also, and above all, the possible Crew responsibilities in emergency management on board, and the companies ones for malfunctions, as it seemed clear from the start, that the latter turned the fire – started from the deck 4 of the ship, in a real holocaust for dozens of people, 10 dead and over 19 missing, imprisoning the rest of the survivors on the top and outside deck of the ship, drifting inexorably and internally devoured by flames, and to be recovered only by helicopter and transferred one by one. A difficult rescue operation because of adverse weather and sea conditions, and that, despite having involved over 20 merchant and naval ships of different nationalities and several rescue helicopters, lasted for more than two days – an infinite time for those caught between the grip of toxic smokes, flames, incandescent floors and the icy cold of the water jets – sprayed continuously by emergency ships. The very few who managed to take their seats on lifeboats or reach the floating boat dropped overboard, lived an experience of terror and horror, even worse than those who remained trapped on the burning ferry.

No fire alarm was issued, no warning from the crew, and the passengers awoke at night between coulters of smoke and panic scenes. A panic which released – in many – the worst in human race. The first to abandon ship were some of the crew, dropping quickly the only usable lifeboat, with just a third of its precious capacity of persons. During the retrieve of the passengers using the baskets lowered from helicopters, others have literally attacked the rescuers, with bites and punches, just to be saved first, others refused to leave priority to women and children. Some people threw himself into the water to escape the flames, and was quickly swallowed by the waves of the icy December sea. Some bodies of drowned victims were found after days, torn apart by evident shark bites. Nearly twenty people are missing, but the count of those missing is certainly more serious, considering the presence on board of many illegal immigrants.

In the tragedy – however – there were also scenes of altruism and heroism, as in the case of the Orthodox priest who generously helped many shipwrecked persons to climb the dangerous rope ladder thrown by the rescue ship to the lifeboat on which they stood, leaving the way to all families before falling into the sea and get lost forever; or the greek doctor, who still works in Italy, which remained on board the ferry up until the end, providing his assistance to fellow sufferers, or like some truck drivers who, at great personal risk, managed to hook the towing tugs cable to the Norman Atlantic.

A horror lived in long and intense measure, in extreme psychophysical and weather conditions, which left indelible marks inside all people escaped from death, diagnosed in terms of “post-traumatic stress disorder“, studied for the first time in World War I and Vietnam veterans, and then ascertained as a psychological pathology, typical of disaster survivors, as in the case of the collapse of the twin towers.

After two years we are still waiting for the closing stage of the preliminary investigation by the magistracy and experts appointed by the Criminal Court of Bari. A report that will hopefully shed some light on the many shadows that since the beginning we have emphasized, with regard to ship-owners, the carrier, crew, those who certified the ship but also – and above all – in the maritime great transportation system, where the law of profit – too often – seems to prevail over the safety rules and accident prevention.

Avv. Massimiliano Gabrielli a bordo del norman atlanticOur team “Giustizia per Norman Atlantic” has represented so far about fifty people whose lives were devastated in various ways in the shipping incident, as passengers or as family members of victims or missing. Since the early days we were involved because of our experience in maritime disasters such as the sinking of the “Concordia” and “Jolly Nero“, and directly in the forefront we have provided (in person) assistance for immediate needs and to return home several families, support in the investigations on the DNA for the possible identification of missing persons, aid for the recover of the vehicles following the withdrawal of the vessel seizure (a year and a half after the accident), and then starting – on one hand – filing about 50 complaints and an intense work of investigations in the criminal proceedings – through our consultants and accessing the ship, and – on the other side – opening the negotiations with Anek & Visemar lawyers, in order to achieve a fair and honorable compensation in favor of our clients. Continua a leggere

Cars from Deck 2 seems NOT RECOVERABLE

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Here are the cars as landed today 04/20/2016 from deck 2 of the Norman Atlantic: while the heavy trucks came out virtually unscathed from the lowest deck 1, the cars are reduced to a heap of blackened metal sheets, stained glass, plastic affected by heat, completely mildewed upholstery and interior soaked beyond repair of smoke, dioxins and mildew.

Unfortunately, the expectations of many passengers and our clients to recover their belongings and objects – even if only of sentimental value, seems to be irretrievably lost and gone up in smoke together with the ship. At a first sight, everything that was in the cars and in the trunks is moldy and smoked trash.

Tomorrow they will complete the unloading of all vehicles and storage of the cars in a warehouse, in order to permit assessment of the owners and Anek on the recoverability of the cars. All cars pulled off by the ship today, in our opinion, is no recoverable under normal conditions, since the mold and the smell of dioxin is so strong that no one can enter the car without protective masks.

In the coming days we will update our clients via personal email on the outside condition of each car stored in the warehouse and on the evaluation and Anek and our expert on the recoverability of the cars and of the personal belongings.

NOTE THAT it will also be possible to transfer cars in Greece in order to collect the vehicles directly to the destination port.


Ecco le autovetture sbarcate oggi 20.04.2016 dal ponte 2 della Norman Atlantic: mentre i TIR sono usciti praticamente indenni dal ponte più basso, le auto sono ridotte ad un ammasso di lamiere annerite, vetri macchiati, plastica intaccata dal calore, tappezzeria completamente ammuffita e interni intrisi in modo irrimediabile di fumi, diossina e muffa.

Putroppo le aspettative dei tanti passeggeri e nostri clienti di recuperare i propri effetti personali e oggetti anche se di valore solo affettivo, pare essere irrimediabilmente perduta ed andata in fumo assieme alla nave. Praticamente tutto quanto era nelle auto e nei portabagagli è ammuffito e affumicato.

Domani si porteranno a termine le operazioni di scarico delle vetture e stoccaggio in un magazzino, al fine di consentire la valutazione da parte dei proprietari e di Anek sulla recuperabilità o meno delle vetture. Di tutte le vetture tirate fuori dalla nave oggi, a nostro giudizio, nessuna è recuperabile a condizioni normali, essendo la muffa e l’odore di diossina talmente forte da non poter entrare nelle auto senza le maschere di protezione.

Nei prossimi giorni aggiorneremo i nostri clienti tramite mail personale sulle condizione delle singole autovetture depositate nel magazzino e sulla valutazione di Anek e del nostro corrispondente sulla recuperabilità o meno delle vetture e del contenuto.

NOTA BENE sarà possibile anche trasferire le autovetture in Grecia per consentire il ritiro direttamente al porto di destinazione

Seizure of trucks close to an end -dissequestro dei TIR vicino

The end of the seizure for 26 trucks, cargo and commercial vehicles escaped from the flames but blocked in Bari for over a year in the Norman Atlantic lower deck, and then after the unloading last week, immediately placed under seizure for the debts (about 2 million euro) unpaid by Visemar (owner of the ship) to the maritime rescue company (the Fratelli Barretta of Brindisi), is near, after a legal dispute between the carrier and the maritime rescue company. A settlement agreement between the parties has just been found, and then decays the reason that led to the seizure of all that was transported in the garage of the ship, including trucks, which at this point can be freed and returned to their rightful owners, mainly greek.

UPDATE 13.04.2016: the lawyers representing the tug boat company have informed that they renounced the seizure after a signed agreement with the Greek company Anek, charterer of the ferry.


Il dissequestro dei 26 TIR e veicoli industriali scampati alle fiamme ma bloccati per oltre un anno nei garage del Norman Atlantic, e poi dopo lo sbarco nelle settimane scorse, posti sotto sequestro conservativo a Bari per i debiti (circa due milioni di euro) non pagati da Visemar (proprietaria della nave) alla società di salvataggio marittimo (la Fratelli Barretta di Brindisi), è vicino, dopo una vertenza giudiziaria tra il vettore e la società di salvataggio marittimo. Un accordo transattivo fra le parti è appena stato trovato, e quindi decade il motivo che aveva portato al sequestro conservativo di tutto ciò che era trasportato nei garage della nave, compresi i camion, che a questo punto possono essere liberati e restituiti ai legittimi proprietari, in gran parte greci.

AGGIORNAMENTO 13.04.2016: i legali della società di traghettatori hanno fatto sapere di aver rinunciato agli effetti del sequestro dopo un accordo sottoscritto con la società greca Anek, noleggiatrice del traghetto.

Unloading vehicles deck 1-2 – sbarco dei mezzi ponte 1-2

The italian authorities have authorized unloading of vehicles from decks n. 1 and n. 2 of the Norman Atlantic: those in charge in the operations have raised the ramps to access bridges n. 1 and n. 2 and over this week will be prepared suitable lighting to ensure safe access to decks and the inspection by Harbour Master / Experts of the Court.

The program is to unload firstly the trucks by bridge n.1 (less affected by heat and flame) and today the first heavy trucks came out – after more than one year – from the cargo hold; As long as the lifting of the ramps goes smoothly and that it is guaranteed safe access, it is expected to unload all trucks in the week between 4 and 8 April, and then unload the vehicles on bridge #2 in the week between 11 and 15 April.

Further details will follow regarding the carry out of operations. Vehicle owners will have to provide the keys in order to unload vehicles from the ship. It has been planned to park the vehicles in a proper site, pending further agreements with the owners for their possible recovery and an inspection on general conditions of vehicles and personal belongings inside of it, as, even where not destroyed by the flames, have being exposed to extreme conditions during and immediately after the fire, and then closed in unhealthy environments for months.

We therefore ask our clients wich had a vehicle along with them, to provide us by express delivery with the keys of the vehicles and a copy of the registration certificate, by sending all to: Agenzia Legale -Viale Aldo Moro n. 11 / n – 00054 Fiumicino (Rome) Italy


 

Le autorità Italiane hanno autorizzato lo sbarco dei veicoli dai ponti n. 1 e n. 2: gli incaricati alle operazioni di smassamento della M/n Norman Atlantic hanno sollevato le rampe per accedere ai ponti n. 1 e n. 2 e nel corso di questa settimana sarà predisposta idonea illuminazione per garantire un accesso sicuro ai ponti e l’ispezione da parte della Capitaneria di Porto/Periti del Tribunale.

Il programma è di scaricare per primi i Tir dal ponte n. 1. (quello meno interessato da fiamme e calore) ed in data odierna i primi automezzi pesanti sono usciti dopo oltre un anno dalla stiva della nave; A condizione che il sollevamento delle rampe avvenga senza problemi e che sia garantito l’accesso in sicurezza, si prevede di scaricare i camion nella settimana tra il 4 e l’8 Aprile, per poi scaricare i veicoli dal ponte n. 2 nella settimana tra l’11 e il 15 Aprile.

I successivi dettagli seguiranno con riguardo allo svolgimento delle operazioni. I proprietari dei veicoli dovranno fornire le chiavi al fine di scaricare i veicoli dalla nave. È stato previsto di parcheggiare i veicoli in luogo a ciò individuato in attesa di ulteriori accordi con i proprietari per il loro recupero e una valutazione sulle condizioni dei mezzi e degli effetti personali al loro interno, che anche ove non distrutti dalle fiamme sono stati esposti a condizioni estreme durante e subito dopo l’incendio, e poi chiusi in ambienti malsani per mesi.

Chiediamo pertanto ai ns. clienti che avevano un veicolo al loro seguito di fornirci tramite corriere espresso le chiavi degli automezzi e copia della carta di circolazione, inviando tutto ad Agenzia Legale -Viale Aldo Moro n. 11/n – 00054 Fiumicino (Rome) Italy

Norman Atlantic – finished unloading from deck 3 – Terminato lo sbarco mezzi ponte 3

IMG_1034It’s been completed the sorting and unloading of the burned vehicles from deck 3 of the ship Norman Atlantic, docked in the port of Bari and destroyed by fire in 12/28/2014, causing the death of 11 people and 18 missing, for all causes yet to be ascertained. All passenger cars and trucks, extracted with great difficulty from the company contracted by the Public Prosecutor’s office in Bari under the direction of experts and scientific police and with the participation of our consultant Prof. Ing. Antonio Scamardella, were totally devastated by fire and high temperatures and reduced to a shapeless mass of metal, so it was carried out disposal and scrapping of vehicles.

The “sterile” area, released from vehicles – was immediately interdicted in order to allow the court experts to further investigate the causes and modes of fire development. It does not appear to be any biological specimen found, belonging to someone of the many dispersed.

The operations on the remaining bridges are therefore suspended and will continue after these scientific findings, until full unloading of the ship.

Our legal team has already from the beginning notified to Anek the full list of clients embarked with their cars, in order to allow verification and possible recovery of the vehicles and especially of their belongings and personal property, in some cases all they had, contained inside the vehicles.


IMG_7003Sono state portate a termine le operazioni di smassamento e scarico degli automezzi incendiati dal ponte 3 della nave Norman Atlantic, ormeggiata nel porto di Bari e distrutta dall’incendio del 28.12.2014, provocando la morte di 11 persone e 18 dispersi, per cause tutte ancora da accertare. Tutte le autovetture e gli autotreni, estratti con molte difficoltà dalla ditta incaricata dalla Procura di Bari sotto la direzione dei periti e della polizia scientifica e con la partecipazione del nostro consulente Prof. Ing. Antonio Scamardella, risultavano totalmente devastate dal fuoco e dalle temperature altissime, e ridotte ad una massa informe di lamiere, quindi si è proceduto allo smaltimento e rottamazione dei veicoli.

L’area “sterile”, liberata dagli automezzi – è stata immediatamente interdetta al fine di consentire ai periti del Tribunale di approfondire le indagini sulle cause e modalità di sviluppo dell’incendio. Non risulta essere stato rinvenuto alcun reperto biologico appartenente a qualcuno dei molti dispersi. Le operazioni sui restanti ponti sono quindi sospese e proseguiranno dopo questi accertamenti scientifici, fino al completo smassamento della nave.

Il nostro team di legali ha già da inizio comunicato ai responsabili di Anek l’elenco completo dei clienti che si erano imbarcati con le proprie auto, al fine di consentire la verifica e possibile recupero dei mezzi e sopratutto dei loro effetti e beni personali, in alcuni casi tutto quello che avevano, contenuti all’interno dei veicoli.

 

UNLOADING OF THE NORMAN ATLANTIC – SBARCO DEI MEZZI

interno NA

Approaching the anniversary of ONE YEAR FROM FIRE OF NORMAN ATLANTIC, exploded Dec. 28, 2014, took place on Oct. 21, 2015 in Bari the meeting at the offices of the Harbour – just across the helpless wreck still moored in port, set by experts appointed by the examining magistrate within of recording evidence in course, in order to plan operations of “UNLOADING” the ship. Present for  our team the lawyer Domenico Chirulli and our consultant, Ing. Antonio Scamardella. The meeting served to illustrate and develop – finally! – the landing plan of the vehicles on board the wreck, an operation that will be implemented by a company specifically empowered by the judge as likely from next month. The only company to participate in the bidding won the job, and operations costs will fall on the Italian citizens, given the lack of agreement between Anek and Visemar in sharing the costs of recovery of vehicles and emptying the ship.

First will be drafted a security plan to protect the safety of those who will have to physically go to empty the bridges, even those completely burned and partially collapsed on one another, and take stock of all that therein is loaded and cluttered. The operations will be conducted in the presence of the forensic team who will ensure findings of the case and the possible – but highly likely – recovery of human remains, in addition to report in some areas (eg DGE room, safety room and bridge, trigger area fire, etc.) of specific evidence that can be used in criminal proceedings.

These operations will require several months for the deducible complexity of operations, made particularly complex in the bridges completely devastated by fire. Clearly it is not possible to know right now how many and which will be cars and trucks that, while not drawn and destroyed by fire, are still considered recoverable with normal functioning; In fact, both the exposure to high temperatures to intense smoke, may have irreparably damaged the electrical and electronic elements of the vehicles, as well as rendered useless all that was contained in a container transported by trucks or inside the car, such as bags, suitcases and personal effects of the passengers, which in some cases were even moving from country to country, bringing with them all their possessions. In addition, the prolonged stay of the vehicles in the inside decks, closed for months as in an oven under the Apulia sun, has actually contributed to the deterioration of everything – on the occasion of our visit on board – we got to see: from the bridge three up on the outside deck it’s all pretty much rusted and macerated.

As for the profile of the compensation for the value of vehicles, trucks and loads, this stage of unloading will be crucial, because Anek, Visemar and their insurers, said that – for them – at the moment all the vehicles that are not destroyed are virtually recoverable, and so you can not evaluate a claim for damages until they could examine their state of conservation. No mention about the year passed by with these vehicles and goods have been closed in the belly of their ship, and that the holders thereof have not been able to legitimately to use it, but we believe that this should be a further, and in some cases as for the goods transports with heavy vehicles – also of considerable economic importance.

Will continue, however, to Pisa on 6 November operations analysis give yourself retrieved from the VDR black box. This part of activities will be instrumental in the reconstruction of both the cause of the fire either of individual responsibilities of the suspects at various stages of the incident, including ship owners!

Of particular interest to us is – besides of course the causes and responsibilities for the development of the fire – the reconstruction of emergency management, and particularly the reasons for the choice of the Italian rescue ships and tug boats, a choice that has compounded the timing and conditions of the passengers, remained for days waiting to be rescued.


150507710-118e363f-b239-433d-a977-4a35de312779Avvicinandoci alla ricorrenza di UN ANNO DALL’INCENDIO DEL NORMAN ATLANTIC, esploso il 28 dicembre 2014, si è svolta il 21 ottobre 2015 a Bari la riunione presso gli Uffici della Capitaneria di Porto – proprio di fronte al relitto ancora ormeggiato inerme in porto, fissata dai periti nominati dal GIP in ambito dell’incidente probatorio in corso, al fine di programmare le operazioni di “smassamento” della nave.

Presenti per il ns. team l’Avv. Domenico Chirulli e il nostro consulente, Ing. Antonio Scamardella. La riunione è servita per illustrare e mettere a punto – finalmente! – il piano di sbarco degli automezzi a bordo del relitto, operazione che sarà attuata da una ditta appositamente incaricata dal Giudice a partire verosimilmente dal prossimo meseL’unica ditta a partecipare alla gara si è aggiudicata la gara, ed i costi delle operazioni ricadranno sui cittadini italiani, stante il mancato accordo tra Anek e Visemar nella ripartizione delle spese di recupero e svuotamento.

Prima dovrà essere redatto un piano di sicurezza per preservare l’incolumità fisica di chi materialmente dovrà procedere a vuotare i ponti, anche quelli completamente bruciati e parzialmente collassati uno sull’altro, e inventariare tutto ciò che ivi è stato caricato e stipato.

Le operazioni saranno svolte alla presenza della Polizia Scientifica che provvederà ai rilievi del caso ed all’eventuale – ma altamente probabile – recupero di resti umani, oltre alla repertazione in alcune aree (es stanza DGE, safety room e ponte di comando, area di innesco dell’incendio, etc.) di specifici elementi di prova utilizzabili nel processo penale.

Queste operazioni richiederanno diversi mesi, per le intuibili complessità delle operazioni, rese particolarmente complesse nei ponti completamente devastati dall’incendio. Chiaramente non è possibile sapere sin d’ora quali e quante saranno le autovetture ed i mezzi pesanti che, pur non attinti e distrutti dal fuoco, siano tuttora considerati recuperabili con normale funzionalità; infatti sia la esposizione ad alte temperature che al fumo intenso, potrebbe aver danneggiato irreparabilmente l’impianto elettrico e gli elementi elettronici dei veicoli, oltre che reso inservibile tutto ciò che era contenuto nei container trasportati dai TIR od all’interno delle auto, come borse, valige ed effetti personali dei passeggeri, i quali in alcuni casi si stavano addirittura trasferendo da un paese all’altro, portando quindi con se tutti i loro beni. Inoltre la prolungata permanenza dei mezzi nei ponti chiusi per mesi come in un forno sotto il sole pugliese ha di fatto contribuito a deteriorare tutto quello che – in occasione del ns sopralluogo a bordo – siamo riusciti a vedere: dal ponte tre fino su al ponte esterno è tutto praticamente arrugginito e macerato.

Per quanto al profilo del risarcimento del valore dei veicoli, dei TIR e del loro carico, la fase di smassamento sarà determinante, poiché Anek, Visemar e i loro assicuratori, hanno dichiarato che – per loro – tutti i mezzi che non risultano distrutti sono virtualmente recuperabili, e quindi non si può valutare un risarcimento del danno finché non si potrà esaminare le loro condizioni di conservazione. Sul fatto che per un anno quei mezzi siano stati chiusi nella pancia della loro nave, e che i titolari degli stessi non ne abbiano potuto fare legittimamente uso nessun accenno, ma noi riteniamo che questa debba essere una ulteriore, ed in alcuni casi come per i trasporti merce con veicoli pesanti – anche di considerevole peso economico.

Proseguiranno, invece, a Pisa il 6 novembre prossimo le operazioni di analisi dei datti recuperati dal VDR. Questa parte di attività sarà determinante nella ricostruzione sia della cause dell’incendio sia delle responsabilità individuali degli indagati nelle varie fasi dell’incidente, armatori compresi!

Di particolare interesse per noi è – oltre ovviamente alle cause e responsabilità per lo sviluppo dell’incendio – la ricostruzione della gestione dell’emergenza, e soprattutto delle ragioni della scelta dei soccorritori italiani, scelta che ha aggravato i tempi e le condizioni dei passeggeri, rimasti per giorni in  attesa di essere tratti in salvo.

Norman Atlantic: recovered by the experts the audio from black box – RECUPERATO DAI PERITI L’AUDIO DALLA SCATOLA NERA

Nel fermo immagine di un video della Guardia Costiera le operazioni di soccorso alla Norman Atlantic, 28 dicembre 2014. ANSA/GUARDIA COSTIERA +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++After a long summer stop, some good news coming from the criminal investigations in course in Bari to ascertain the cause of the fire of the Norman Atlantic and identifying any possible responsible for what happened that tragic night.

Thanks to the valuable work of the Judge’s experts on the black box that was found in the dashboard very damaged by the fire,  rumors confirms that it was finally possible to retrieve the audio files that firtly appeared not recorded or lost!

Quite clear the importance of being able to listen to the voices of the Captain and of the crew to reconstruct what happened on the main bridge in the hectic period during the emergency’s phase. We are confident that these data – miracolously recovered – will help to let emerge the truth of what really happened, allowing justice to identify and punish all the possible responsibles, also at a corporate level. We think also that the extraction of the black box data will be useful to understand or at least to explain not only the origin but also the spread of the fire, which also drew the Safety Room of the dashboard.

With this brilliant operation the experts really contributed to the investigations, which we belive it will now dramaticaly accelerate and will soon end with the committal for trial of all the responsibles. And it is not difficult to guess that the audio files will carry out sensational developments. Our goal is not only to assist the passengers of the Norman Atlantic but the most extraordinary and ambitious step that we aim is being able – at the end of the trial – to improve safety of navigation trying to economically punish shipping companies to induce them to equip themselves with modern and functional security systems, instead of saving money on safety measures and crews.

Soon we will update about other possible development on investigation phase, that has recently being extended for six more months, and the possible disembark of the vehicles still onborad of the Norman Atlantic ship, docked in Bari.

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Nel fermo immagine di un video della Guardia Costiera le operazioni di soccorso alla Norman Atlantic, 28 dicembre 2014. ANSA/GUARDIA COSTIERA +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

Finalmente, dopo il lungo stop estivo, una svolta nelle indagini peritali in corso a Bari  per accertare le cause dell’incendio del Norman Atlantic e individuare i responsabili di quanto accaduto quella tragica notte. Grazie al prezioso lavoro dei periti sulla scatola nera recuperata della plancia di comando  con l’involucro esterno fuso, é stato miracolosamente possibile recuperare i file audio che parevano in una prima fase non registrati o perduti!

Di tutta evidenza l’importanza di poter ascoltare le voci del Comandante  e dell’equipaggio per ricostruire quanto accaduto in plancia nelle concitate fasi dell’emergenza. Siamo certi che questi dati finalmente ed insperabilmente recuperati faranno emergere la verità, consentendo alla giustizia di individuare e punire tutti responsabili anche eventualmente a livello societario.

Pensiamo, inoltre, che l’estrazione dei dati della scatola nera sarà utile anche per capire o meglio per spiegare non solo l’origine  ma anche la diffusione dell’incendio, che ha attinto anche la Safety Room della plancia di comando. Con questa brillante operazione i periti hanno senza dubbio dato un grosso impulso all’attività investigativa, che ci auguriamo quanto prima possa chiudersi con il rinvio a giudizio di tutti i responsabili. E non è difficile ipotizzare che grazie ai file audio ci saranno a breve svolte clamorose. Il nostro obiettivo è tutelare le persone che assistiamo che erano a bordo del Norman Atlantic ma il risultato più straordinario e ambizioso che ci prefiggiamo è quello di riuscire – attraverso il processo – a migliorare il sistema della sicurezza della navigazione cercando di fare punire economicamente le compagnie di navigazione per indurle a dotarsi di sistemi di sicurezza moderni e funzionali invece che risparmiare su mezzi ed equipaggi .

Presto contiamo di fornire nuovi aggiornamenti sulla fase delle indagini, che è stata recentemente prorogata di sei mesi, e sul possibile sbarco dei veicoli ancora a bordo della nave Norman Atlantic, ormeggiata nel porto di Bari.

Richiesta la proroga indagini preliminari

PROROGA 1 E 2 NORMAN ATLANTIC_Page_02 L’ufficio del GIP ha notificato in data odierna ai difensori delle parti coinvolte l’avviso relativo alla richiesta di proroga del termine per il compimento delle indagini preliminari nell’ambito del procedimento penale sull’incendio del Norman Atlantic; La Procura di Bari, infatti, tenuto conto della necessità di attendere le risultanze della perizia disposta in ambito di incidente probatorio, le cui operazioni sono iniziate il giorno 11.06.2015 e sono tuttora in corso, volta all’accertamento dei malfunzionamenti della nave, dinamica incendio e accertamento dei fatti-reato ascritti agli indagati, nonchè la necessità di acquisire gli esiti delle perizie medico-legali, delle rogatorie internazionali e delle ulteriori investigazioni delegate alla Polizia Giudiziaria, ai sensi dell’art. 406 del codice di rito penale, ha richiesto la proroga di ulteriori sei mesi per concludere la fase di indagini preliminari.

A bordo del Norman Atlantic – 12 giugno 2015

Avv. Massimiliano Gabrielli a bordo del norman atlantic Friday the 12th of June 2015, together with the experts appointed by the Criminal Court of Bari, consultants of parties in disputes and my colleagues, we did the first official site inspection on the ship Norman Atlantic, burned down December 28, 2014 off the coast of Albania, while on its way from Greece to Italy. The ship is being sealed in custody for over six months, and after being towed from Tirana to Brindisi, and then to Bari, has been moored in the cruise dock of Bari port. Inside, remained the cars and trucks carrying the goods and all the belongings of the passengers, escaped from death, unfortunately not all, on board of the helicopters and with the few ferry’s means of saving. Everything that was not carbonized by the fire, which reached temperatures above 900 Celsius degrees (it melted aluminum wheels of the cars), has rotted under the heat of the sun; in the enclosed decks to reach the main brigde, we walked in total darkness between smelly sewage, fumes of dioxin, deformed walls, insects and rusty irons, in high danger conditions.

Foto 12-06-15 08 48 11Once we reached the higher opened deck, where passengers found refuge and were trapped for nearly three days in extreme weather surroundings (7-8 sea force, with waves of six meters and freezing winds over 50 km/h) and dreadful psycho-physical conditions, caught between the fire beneath them – melting the soles of their shoes, and the jets of icy water sprayed from the tug boats, we realized perfectly that these ships are death traps from which, in the event of a real emergency, it is impossible to escape. To save more than 500 persons on board were present only two lifeboats and some inflatable liferaft, to be reached sliding in a tube along the 25 meters of the ship’s side, adrift and on fire. Too bad that the red hot steel flank and flames melted the tube, and a man remained stuck inside, while on starboard side, the lifeboat and the tube were reduced to ashes even before they could be prepared for disembarking.

ponet esterno norman atlanticBeyond the technical aspects, regarding the investigations about the causes of the fire, on the ship’s malfunction and the behavior of the crew in the early stages of the emergency, the inspection of the ship has been helpful for us lawyers to better understand the tragedy experienced by our clients. Compared to the inspection on board of the Costa Concordia, which offered us, at distance of two years from the wreck, a kind of immediate snapshot of the moment when the passengers left everything and fled through the giant ship that ended up half under water – which is why I defined it as a modern Pompeii, on the upper deck of the Norman Atlantic we had the feeling of endless time of waiting for help, we found objects that passengers have used for the days in which they were trapped on board, the notebook with the drawings used to keep the kids occupied, blankets, a few bottles of water, bags and shoes of women, abandoned since then; everything else, in passenger’s cabins and lower decks, was reduced to ashes or buried inside the rusty carcasses of burned cars and trucks, along with the bodies of other passengers and clandestine still missing.

The shipping company has requested to delete the logo ANEK LINES from the side of the ship, considered embarrassing and damaging to their commercial image. Certainly it would also like to erase the memory of the tragedy and of the dead, but this will not happen. We lawyers of the victims are here for this, and after this strong experience we will know how to make it even better. The trial will bring light on the ferry industry, ships of shame, and on responsibilities for malfunctions, which are to be found also in the too easy system of controls on ships by the relevant authorities.

Avv. Massimiliano Gabrielli


Foto 12-06-15 09 56 20Il 12 giugno con i miei colleghi di Giustizia per la Concordia, Alessandra Guarini e Massimiliano Gabrielli, sono salito a bordo di quello che resta del Norman Atlantic per eseguire coi periti incaricati dal Tribunale e con i consulenti delle parti il primo sopralluogo sulle condizioni della nave. Siamo entrati da un passaggio – il c.d. accesso del pilota – che dalla fiancata sinistra della nave permette di attraversare una parte del ponte 1 per poi accedere ai ponti superiori con una delle scale posizionate all’interno dei ponti carico. Immediatamente entrati siamo letteralmente assaliti da un fetore indescrivibile di fumo, di putredine e di carburante che ti entra nel naso e in gola nonostante le mascherine che tutti noi portiamo.

Foto 12-06-15 10 04 25Il buio all’interno é totale e ci si può muovere solo usando torce elettriche che ognuno di noi porta con se… nonostante le torce il percorso é veramente pericolosissimo perché camminiamo attraverso carcasse contorte di camion completamente bruciati e gli spazi sono assolutamente angusti. Non solo: il pavimento é esso stesso contorto per essere stato deformato dal calore, scivoloso per essere ricoperto di poltiglia di olio e carburante e acqua e comunque disseminato di detriti metallici. Si sentono anche le mosche, tante, grosse, che ti seguono ovunque in quei meandri bui e rumori di ferraglia che si muove, scricchiola, e si intravvede qualche piccolo animale che scappa al nostro arrivo. Il percorso che ci viene indicato dai militari della guardia costiera che ci accompagnano é assolutamente caotico e si ha l’impressione che nemmeno loro sappiano effettivamente quale strada pigliare tanto che alcune delle persone che mi precedevano prenderanno una strada diversa da quella che il militare che avevo più vicino mi indicava.

Foto 12-06-15 09 35 16Finalmente, dopo avere salito due ponti attraverso scale buie e scivolose dove tutto era coperto da viscidume e dal nero fumo che permea quasi del tutto l’interno della Norman, spuntiamo in uno spazio aperto dove vediamo direttamente le condizioni del ponte e delle auto che erano state li posteggiate: il pavimento, come all’interno, é tutto contorto per il calore che si era sviluppato e la vernice che lo ricopriva é bruciata così che é quasi tutto color ruggine. Le auto sono solo degli scheletri e addirittura vediamo che i cerchioni si sono completamente fusi…uno dei consulenti che erano con noi ci dice che l’alluminio fonde a 900 gradi! Questa, dunque, é la temperatura infernale che almeno è stata raggiunta, addirittura all’aperto! Curiosamente – ci dicono che sarebbe dipeso dallo sbandamento che comunque la nave ha subito – le carcasse delle auto si sono ammassate tutte verso il lato dritto della nave. In maniera inspiegabile vediamo due auto – una Porsche e una Volvo – targate Grecia – sul ponte all’aperto, posizionate sul lato sinistro, che si sono salvate senza apparentemente subire alcun danno.

Foto 12-06-15 09 37 02Sempre sul lato a dritta possiamo vedere quello che rimane delle due scialuppe di salvataggio che non sono state calate a mare (l’incendio si era sviluppato da quella parte e evidentemente non fu possibile sbracciarle): non esistono più, sono completamente polverizzate e inspiegabilmente vediamo all’interno di esse ancora intatte le buste delle razioni di emergenza. Fortunatamente riusciamo a salire al ponte quattro e al cinque senza la necessità di dover rientrare nel ventre nero delle nave: dall’esterno per essere tutte le vetrate esplose per il calore si vedono comunque i resti dei saloni interni che risultano completamente carbonizzati. L’odore tremendo che esce da quelle sale fa presumere che lá ci possano ancora essere dei resti umani.

Foto 12-06-15 10 57 28Accediamo alla plancia di comando dove troviamo un ambiente che, salvo la parte centrale adiacente alla safety room che risulta del tutto bruciata (e anche il soffitto li é deformato dal calore), é cristallizzata ai momenti concitati dell’emergenza. Con Alessandra e Massimiliano ci aggiriamo attoniti in quel l’ambiente che ci ricorda drammaticamente il nostro accesso al ponte di comando della Concordia: lo stesso abbandono e lo stesso senso di tragedia che abbiamo respirato anche lá. Carte buttate ovunque, telefoni abbandonati, sediole rovesciate, il caos di chi evidentemente non ha potuto o saputo dominare quello che stava accadendo.

Foto 12-06-15 09 21 59Dal punto di vista tecnico pare di intendere che i periti e i consulenti siano orientati a ritenere che la causa dell’incendio sia da attribuire ad un camion che trasportava derrate alimentari e che non era stato attaccato alla rete elettrica di bordo…il perché é facile da intuire: troppi camion e autobus erano stati stipati contemporaneamente sul Norman e non c’era più abbastanza spazio per poter fare attaccare alla rete di bordo tutti quanti così causandosi il pericolo di scintille dai motori accesi che avrebbero potuto innescare il focolaio di un incendio. Altro punto da verificarsi é perché gli impianti antincendio non lo abbiano spento: i tecnici stanno verificando che i serbatoi del diesel che alimenta il DGE e l’impianto sono praticamente pieni. Ciò segnala che non sarebbero stati utilizzati fino in fondo e quindi rimane da capire se sia stata una scelta cosciente quella di evitare di usare gli impianti o se invece non abbiano funzionato e perché.

A noi rimane quel senso di orrore per quello che abbiamo veduto, mischiato all’umana pietá per quelli, tutti, che hanno avuto la sfortuna di essere a bordo di quella trappola mortale che non solo é stata usata per evidentemente potersi ottenere il massimo profitto possibile (ed eccessivo) dal carico di troppi automezzi stipati all’inverosimile ma che nemmeno ha funzionato nei propri sistemi di emergenza essenziali per carenze tecniche e per la palese impreparazione del personale di bordo che, oltretutto, si é macchiato della colpa peggiore di avere abbandonato al proprio destino le persone a loro affidate. Cercheremo di fare luce su tutte le manchevolezze, le colpe e le impreparazioni che si sono verificate per amore di verità e per sete di Giustizia, Giustizia per il Norman Atlantic. Con ancora nelle narici e in gola l’odore della morte che promana da quel girone infernale che é stato il Norman.

Cesare G. Bulgheroni


avvocati Alessandra Guarini, Cesare Bulgheroni e Massimiliano GabrielliIl sopralluogo è stato difficile e pericoloso. Siamo saliti al buio, passando attraverso le carcasse bruciate dei tanti mezzi stipati a bordo, in spazi angusti e pericolanti. Abbiamo tutti immediatamente compreso che il carico era eccessivo! L’aria era irrespirabile ed insalubre! Ogni parte della nave è deformata dalle fiamme e le superfici sono sconnesse e scivolose. Con i periti e i consulenti abbiamo cercato ogni elemento utile a ricostruire le cause dell’incendio e del perché i dispositivi di sicurezza non abbiano funzionato. Rimane il “mistero” della scatola nera e dei dati mancanti: il disco interno recuperato dalla nave é bruciato mentre quello esterno, contenuto nella capsula galleggiante, é stato oggetto di una attività di lettura nella fase delle indagini, eseguita senza che venisse fatta una copia forense e con conseguente alterazione dell’originale. Ad oggi mancano proprio i files audio, fondamentali per ricostruire quanto accaduto a bordo la notte dell’incendio! Per questo abbiamo chiesto ai periti di verificare ogni circostanza utile ad escludere eventuali manomissioni.

Foto 12-06-15 09 41 52Ho visto molto orrore dentro quella nave completamente divorata dalle fiamme. Ho visto sul ponte più alto le paratie dove per giorni hanno trovato riparo i naufraghi in attesa dei soccorsi. Ho visto gli zaini dei bambini, i blocchi e le matite usati per distrarli dalla tragedia che stavano vivendo. Siamo rimasti stupiti della richiesta della società Anek Line di cancellare il logo ancora visibile sul fianco del relitto per evitare pubblicità negativa, visto che proprio davanti a quel molo attraccano le grandi navi da Crociera! Ma non riusciranno a cancellare la memoria della tragedia e delle vittime!  L’avv. Massimiliano Gabrielli, l’Avv. Cesare Bukgheroni ed io del legal team “Giustizia per il Norman Atlantic” non dimenticheremo i passeggeri e nemmeno ciò che abbiamo visto e respirato tra quelle lamiere contorte. Staremo a fianco delle vittime affinché la verità sia accertata e i colpevoli puniti!

Avv. Alessandra Guarini


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APERTO IL PORTELLONE DEL NORMAN ATLANTIC

150507710-118e363f-b239-433d-a977-4a35de312779Il portellone della Norman Atlantic è stato finalmente aperto, dopo oltre cinque mesi dal naufragio che causò la morte di 11 persone (18 passeggeri ufficialmente ancora dispersi), in funzione delle attività tecniche disposte dal GIP di Bari nell’ambito dell’incidente probatorio per stabilire le cause dell’incendio ed i malfunzionamenti che hanno provocato il naufragio del traghetto al largo delle coste albanesi.

150508594-a8b856a4-262c-4f76-884b-189156e6e172-2Le operazioni di apertura dell’accesso automezzi alla nave, ormeggiata davanti al terminal crociere del porto di Bari, erano iniziate la scorsa settimana, coinvolgendo i tecnici, Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza e Polizia, ed hanno comportato il taglio con la fiamma ossidrica dei pistoni del portellone, praticamente fusi dal calore, calandolo lentamente attraverso due enormi gru.

145744681-f6923040-f48b-4a00-9254-504a9294202aDall’esterno sono visibili le carcasse di TIR, Pullman ed autovetture completamente bruciate, parcheggiati sul ponte che per primo sembra essere andato a fuoco. Si vedono chiaramente le strutture in ferro della nave bruciate e in parte crollate, mezzi pesanti ed auto totalmente distrutti, anche se risulta che ai ponti 1 e 2 il carico ed i mezzi siano rimasti praticamente intatti (ma non è affatto detto che siano recuperabili, a causa della intensa esposizione a calore, fumo ed acqua del sistema drenching).

145744744-7a95962d-a1bb-428f-8ae9-3cb5abc5d4caUna volta aperta la poppa della nave, saranno prelevati campioni dei liquidi che si trovano all’interno del ponte perchè vengano analizzati dall’Arpa che dovrà dare indicazioni per lo smaltimento, al fine di evitare eventuali danni ambientali, ed a partire dall’11 giugno si procederà poi allo svuotamento (tecnicamente chiamato ‘smassamentò) del relitto e i tecnici nominati dal gip nell’ambito dell’incidente probatorio saliranno a bordo, dando inizio alle operazioni di perizia vera e propria. Il nostro pool di avvocati sarà presente per rappresentare le parti offese, affiancato dal consulente Prof. Antonio Scamardella, ingegnere navale della università di Napoli. Le attività tecniche si concluderanno entro i prossimi sei mesi, e si presume che durante questo periodo possano essere rinvenuti a bordo altri resti umani appartenuti ai molti dispersi ed al numero ancora imprecisato di clandestini che, si sa per dato praticamente certo, erano presenti nei locali garage durante l’incidente..

A seguito dei primi sopralluoghi da parte dei periti, si procederà quindi al progressivo scarico degli automezzi e dei container, anche al fine della messa in sicurezza e smaltimento del relitto, e possibile restituzione di quanto non distrutto dal fuoco agli aventi diritto. A bordo del traghetto, oltre alle autovetture, viaggiavano moltissimi mezzi pesanti per trasporto di generi alimentari, come pesce, olio di oliva etc..

Vedi il VIDEO del servizio del TG1: DENTRO LA NORMAN ATLANTIC

Udienza 22 maggio 2015 – Incidente probatorio Norman Atlantic

norman-atlantic-fire-mapSi è tenuta oggi dinanzi al Giudice per le indagini preliminari Alessandra Piliego, del Tribunale di Bari l’udienza fissata per l’incidente probatorio, richiesto dalla procura della Repubblica per accertare mediante perizia le cause dell’incendio ed individuare malfunzionamenti, responsabilità e responsabili.

Il Giudice ha quindi conferito ad un collegio peritale composto da ingegneri e esperti della navigazione un complesso ed articolato quesito finalizzato a verificare la conformità alle normative vigenti, l’efficienza dei sistemi di sicurezza a bordo ed in particolare il sistema antincendio, efficienza e la manutenzione dei sistemi di salvataggio, le procedure di carico e rizzaggio dei mezzi e la vigilanza per accertare l’eventuale presenza di clandestini a bordo. I periti dovranno altresì completare l’analisi della cosiddetta scatola nera, ancora non eseguita in quanto il danneggiamento della capsula VDR ha finora impedito di estrarre i file audio di ciò che venne detto in plancia di comando durante l’emergenza. A questo riguardo è stato dato incarico ai periti anche di verificare le conversazioni intervenute tra il comandante Argilio Giacomazzi e la terra, sia tramite telefonini che per e-mail la notte del 28 dicembre 2015.

I periti avranno sei mesi di tempo per depositare il loro elaborato peritale.

Le operazioni di sopralluogo avranno inizio l’11 giugno alle 15:00 e si svolgeranno anche alla presenza dei pm Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano, ai consulenti di parte nominati dai difensori degli imputati e dalle parti civili. Per il ns. Pool legale scenderà in campo come ns. consulente il Prof. Antonio Scamardella, ingegnere navale e titolare della cattedra di manovra e governo della nave presso l’università di Napoli e già consulente dei PM nel processo Costa Concordia. Per consentire ai periti l’ispezione della nave, invece, già il 25 maggio per ordine del Giudice si procederà all’apertura del portellone della nave Norman Atlantic, onde accertare l’eventuale presenza di acque miste ad oli che potrebbero se riversati in mare provocare gravi danni all’ambiente, e si procederà poi nel tempo a sbarcare gli automezzi non distrutti dalle fiamme. Le operazioni si prevede che impegneranno almeno tre giorni, considerando che il metallo del portellone risulta essersi dilatato e fuso con la struttura della nave.

Si presume che durante le prossime operazioni di sopralluogo e di indagine da parte dei periti possano essere anche rinvenuti a bordo altri resti umani carbonizzati, tenuto conto che il numero dei dispersi è ancora approssimativo e che, quella notte, molte persone, tra clandestini e autisti dei mezzi pesanti, risulterebbero aver passato la notte nei locali garage, rimanendo poi intrappolati nell’inferno di fiamme che ha – di fatto – trasformato i ponti inferiori della nave in una sorta di alto forno senza via di scampo.

Per la restituzione dei beni ed automezzi non distrutti dall’incendio (anche se non è ancora certo il loro possibile recupero funzionale, attesa la massiccia esposizione dei veicoli al calore, fumo e acqua salata dal sistema antincendio drenching) e per la dichiarazione di morte presunta dei dispersi, si sono da tempo attivati gli Avvocati Alessandra Guarini, Massimiliano Gabrielli e Cesare Bulgheroni, che già lunedì scorso hanno incontrato i PM baresi per avviare le procedure di prelievo del dna dai parenti dei dispersi, affinché si comprenda se i cadaveri recuperati lungo le coste salentine nelle scorse settimane siano dei loro assistiti o meno.

Proseguono efficacemente, intanto, le trattative, del ns pool di avvocati, con i legali delle compagnie di navigazione Anek e Visemar, con i quali si sta discutendo un accordo per la liquidazione di una somma in acconto sul maggior dovuto in favore dei familiari dei dispersi e delle vittime, e di un possibile versamento risarcitorio a breve in favore dei passeggeri sopravvissuti, oltre al risarcimento per i danni agli automezzi ed agli eventuali beni andati perduti nel disastro del Norman Atlantic.

FISSATA UDIENZA INCIDENTE PROBATORIO NORMAN ATLANTIC

Dopo lunga attesa, i Procuratori di Bari hanno finalmente  provveduto a depositare la richiesta di incidente probatorio, al fine di procedere attraverso i periti del tribunale, all’accesso alla nave ed esaminare, in contraddittorio con le altre parti processuali, tutto il materiale informatico e di indagine fin qui svolto. Ai periti sarà richiesto di accertare la natura dei malfunzionamenti del sistema antincendio e di tutti i sistemi in dotazione della motonave Norman Atlantic, l’osservanza della normativa in materia di sicurezza navale, di caricamento e rizzaggio degli automezzi, di effettiva chiusura dei garage durante la navigazione individuazione delle cause di insorgere dell’incendio e sua propagazione, la correttezza delle procedure di emergenza, evacuazione e tempistiche degli allarmi, oltre ai rilievi di natura strettamente tecnica funzionali alla successiva fase processuale.

Il GIP di Bari, Dott.ssa Alessandra Piliego, ha fissato udienza al 22 maggio 2015 per formulare i quesiti e conferire formalmente l’incarico al collegio peritale già nominato. Qualcuno dei periti o degli ausiliari sono nomi a noi già noti, per essere stati consulenti del PM o periti nel processo Concordia.

Il lungo elenco delle parti offese, riportate nella ordinanza di fissazione di udienza, è solo parziale perché non aggiornato con tutte le ulteriori querele-denunce depositate in tutta Italia da molti altri passeggeri solo da poco, in prossimità della scadenza del termine di tre mesi dal fatto, ed evidentemente non ancora giunte formalmente alla attenzione degli uffici giudiziari baresi. Questo però non deve preoccupare perché, anche in funzione del fatto che solo una parte dei passeggeri pare aver proposto querela, il Giudice delle Indagini Preliminari ha disposto la notifica della ordinanza che fissa l’udienza anche per pubblico proclamo, disponendone la pubblicazione ai fini della conoscibilità da parte di tutti gli interessati, anche sui siti istituzionali e con trasmissione alle agenzie di stampa.

norman-atlantic-sportellone[1]Attendiamo da molto e con impazienza questo momento per dare il via alle operazioni processuali, e che sembravano incredibilmente destinate a rimanere in sospeso ancora a lungo. La situazione, dobbiamo dire criticamente, pare essersi sbloccata solo a seguito delle pressioni, anche mediatiche, da ultimo evidentemente esercitate dalle compagnie Costa Crociere ed MSC, le quali lamentavano l’occupazione della banchina croceristica nel porto di Bari, da parte del relitto Norman Atlantic, dal sinistro e poco rassicurante aspetto e con all’interno ancora i TIR carichi di derrate alimentari in avanzato stato di decomposizione: per loro, insomma, un relitto scomodo e che puzza.

Sembrano dimenticare, però, che quel relitto custodisce ancora, con ogni probabilità, altri corpi senza vita dei passeggeri che non sono stati rinvenuti o che non erano neppure stati registrati in lista di imbarco, e che  da oltre 120 giorni molti parenti dei dispersi attendono di poter recuperare e portare a casa i resti dei loro familiari, o quantomeno sapere se una delle salme già rinvenute a bordo od in mare negli ultimi mesi appartiene al loro congiunto.

Lunedì presenteremo una istanza formale alla Procura di Bari affinché proceda senza ulteriori indugio al prelievo dei campioni biologici per accertamento del DNA sui familiari di alcuni dispersi che assistiamo, e che innanzitutto chiedono, anzi legittimamente pretendono, di sapere.

Al termine delle operazioni peritali, inoltre, sarà possibile procedere alla eventuale restituzione in favore degli aventi diritto, degli automezzi e dei beni personali non andati distrutti nell’incendio del 28.12.2014.

I nostri Avvocati Massimiliano Gabrielli, Cesare Bulgheroni ed Alessandra Guarini saranno in udienza il 22 maggio, innanzitutto per vigilare e tutelare il rispetto degli interessi delle parti offese, ma anche per valere da subito i diritti dei passeggeri, che ancora attendono ancora da parte delle compagnie una vera offerta.

Ad oggi, infatti, Anek Lines e Visemar non hanno effettuato alcun tipo di offerta concreta, sottraendosi ad un comportamento diligente ma, soprattutto doveroso, mettendo a disposizione una somma risarcitoria iniziale ed adeguata nei confronti dei familiari delle vittime, alcune delle quali, come nel caso degli autisti degli TIR, hanno lasciato mogli e bambini senza alcuna forma di sostentamento.

ALLEGHIAMO LA ORDINANZA INTEGRALE DI FISSAZIONE DELLA UDIENZA DI INCIDENTE PROBATORIO

Norman Atlantic: l’Avv. Bulgheroni in Procura a Bari

cesare bullL’Avv. Cesare Bulgheroni del nostro pool si è recato oggi dì nuovo in Procura della Repubblica a Bari per incontrare i responsabili delle indagini sull’incendio del Norman Atlantic, tuttora in corso, al fine di verificare lo stato delle stesse e coordinare i prossimi appuntamenti; è previsto infatti per il giorno 28.04.2015 il conferimento di incarico ai consulenti della Procura per svolgere ulteriori esami ed accertamenti tecnici non ripetibili ex art. 360 c.p.p. nei confronti dei nuovi indagati (due membri equipaggio), nell’estrazione dei dati ed analisi dal sistema di rilevamento incendi (autosafe – fire alarm control panel) la cui centrale è collocata sulla plancia della nave ormeggiata in banchina a Bari, e nella estrazione dei dati contenuti nel telefono cellulare Samsung in uso al Comandante Argilio Giacomazzi la notte dell’incidente. Inoltre i PM di Bari dovranno decidere se procedere alle notifiche riguardo alla richiesta di incidente probatorio tramite pubblici proclami o con notifiche dirette a tutte le parti offese. Ad oggi ancora non è stata fissata la data di prima udienza per l’incidente probatorio che dovrebbe svolgersi quanto prima. Proseguono infine le operazione di identificazione delle vittime e di analisi DNA dei corpi rinvenuti a bordo ed in mare, ultimo caso circa due settimane fa ad Ostuni.

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Mr. Cesare Bulgheroni, one of th lawyers of our pool went today again in the Prosecutor’s Office in Bari to meet the investigators on the case of Norman Atlantic, still in progress, in order to check the status of the same and coordinate the upcoming events; it is expected for the day 28/04/2015 the transfer of assignment to the consultants of the prosecutor to conduct further tests and technical assessments not repeatable art. 360 Code of Criminal Procedure against the new investigated (two crew members), data extraction and analysis from the fire detection system (Autosafe – fire alarm control panel) whose center panel lies on the bridge of the ship moored at the quay in Bari, and in the extraction of data from the Samsung phone in use to the Commander Argilio Giacomazzi the night of the accident. In addition, the PM of Bari will have to decide whether to make the notifications concerning the request for the probative evidence hearing through public proclamations or notifications direct to all offended parties. The date still has not been fixed for the first hearing in the recording of evidence procedure that should take place as soon as possible. Finally, it continue operation of victims identification and DNA analysis of the bodies found on board and at sea, the last event about two weeks ago in Ostuni.

Al via l’Incidente Probatorio per verificare nuove responsabilità Norman Atlantic

Abbiamo appena la settimana scorsa depositato l’ennesimo gruppo di querele per i passeggeri che si sono affidati al nostro pool e, come avevamo previsto, si passa alla fase ulteriore. I Pm di Bari non perdono tempo e subito dopo la chiusura dei termini di 90 gg. per il deposito delle querele, notificano la richiesta di incidente probatorio ai 12 indagati, accusati di cooperazione colposa in naufragio, omicidio plurimo e lesioni, anche al fine di accertare nuove responsabilità per il naufragio della Norman Atlantic, la motonave naufragata lo scorso 28 dicembre al largo delle coste albanesi in cui sono morte 11 persone (18 i dispersi per ora accertati). Oltre ai due legali rappresentanti della società greca Anek, noleggiatrice del traghetto, al  supercargo della società Anek  (addetto alle fasi di imbarco), all’armatore Carlo Visentini e al comandante Argilio Giacomazzi, ci sono sette membri dell’equipaggio. Fra i quesiti proposti dalla Procura c’è, inoltre, l’individuazione di «eventuali profili di responsabilità per ritardi nell’attivazione dei sistemi di allarme e antincendio» e di tutti i soggetti preposti alla sistemazione dei carichi a bordo, al controllo dei garage durante la navigazione e poi all’evacuazione dei passeggeri. Il relitto sul quale saranno eseguiti questi accertamenti è ormeggiato di fronte al terminal crociere del porto di Bari dal 14 febbraio scorso. 

Gli accertamenti

Dovrà accertare le cause dell’incendio, la gestione delle fasi di salvataggio ma soprattutto la funzionalità di tutti gli impianti a bordo della Norman Atlantic l’incidente probatorio chiesto dalla Procura di Bari nell’ambito dell’indagine sul naufragio dello scorso 28 dicembre. In particolare i pm chiedono che vengano accertati «il momento in cui la nave è diventata ingovernabile», «la causa dell’incendio, il punto dove ha avuto origine e lo sviluppo del fuoco a bordo». Occorreranno poi accertamenti sulla «presenza di sufficienti prese di alimentazione per le necessità dei mezzi imbarcati», sulla «eventuale accensione durante la navigazione dei motori dei mezzi imbarcati», sulla «presenza di materiali o carichi infiammabili sui mezzi imbarcati e la loro posizione a bordo», sulla «presenza di passeggeri all’interno dei garage durante la navigazione e durante l’incendio e la presenza di clandestini a bordo». Sulle fasi di evacuazione, la Procura vuole verificare «la correttezza dei tempi di emanazione dell’ordine di emergenza generale (raccolta e convogliamento) e dell’ordine di abbandono nave», «la correttezza delle operazioni di convogliamento e gestione passeggeri nei punti di imbarco e la gestione dei mezzi di salvataggio, lance e zattere», «la regolarità delle attrezzature di salvataggio» e «la formazione del personale deputato a fronteggiare situazioni di abbandono nave». Infine «accertare se, stanti le condizioni meteo previste, – concludono i pm – fosse necessario adottare ulteriori accorgimenti».

Ancora possibile prendere parte al procedimento penale

Nonostante il 28.03.2015 sia scaduto il termine per depositare la querela, resta sempre aperta la possibilità ed opportunità di proporre una denuncia e formalizzare la propria posizione come parti offese prendendo parte al procedimento penale che ora entra nel vivo delle fasi investigative. Invitiamo quindi quei passeggeri che siano rimasti ancora indecisi sulla strada da percorrere, a non perdere questa opportunità, che riteniamo essere la strada maestra ed immancabile attraverso la quale ottenere il risarcimento in una misura adeguata. Ricordiamo che nel caso del naufragio Concordia, i risarcimenti più alti sono stati riconosciuti ai passeggeri che hanno preso parte al processo penale, mentre chi ha scelto la strada della class action, della transazione o della causa civile, è stato fortemente penalizzato sia in termini di tempi che economici. 

CONTATTATECI 

LA SENTENZA CONCORDIA STABILISCE DIRITTI ANCHE PER I PASSEGGERI DEL NORMAN ATLANTIC

+++TAGLIO+++ GROSSETO: COSTA  CONCORDIA  TRIALIl nostro pool di legali che ha seguito il processo Concordia, ottiene la liquidazione più alta dei danni tra i passeggeri – senza infortuni fisici – della nave affondata all’isola del Giglio: il Tribunale di Grosseto in SOLO DUE ANNI DI PROCESSO, condanna a 16 anni di carcere il comandante Francesco Schettino e condanna Costa Crociere a pagare un risarcimento ai passeggeri che si erano costituiti come parti civili nel processo penale.

Liquidazione base di € 30.000,00, ma, SOLO PER I NOSTRI CLIENTI, i risarcimenti salgono fino a 50.000,00 euro a testa, circa il quintuplo della offerta originaria, dimostrando la qualità del nostro impegno e la convenienza di agire per danni nel processo penale.

Altri studi legali parlano di possibilità, noi facciamo i fatti ed abbiamo fatto la differenza. NESSUNO degli altri studi legali greci od internazionali ERA NEL PROCESSO PENALE CONCORDIA ed ha ottenuto risarcimenti come noi per questo caso. Nessuno. Hanno tutti chiuso le posizioni dei loro clienti con accordi molto inferiori.

IMG_6833E si tratta solo di un acconto provvisionale, soggetto a liquidazione definitiva in un giudizio civile dove poter dimostrare la presenza di danni ulteriori ottenendo la condanna a pagamento finale, come richiesto, di 150/300mila euro per ogni passeggero, in base alla diversa percentuale di danno biologico dimostrato da ognuno secondo le consulenze mediche dei nostri esperti.

  • Riconosciuto il diritto al risarcimento per danno subito per PTSD (post traumatic stress disorder) ai nostri assistiti, anche in assenza di particolari terapie farmacologiche e certificazioni mediche.
  • Riconosciuto il diritto al rimborso dei danni per la perdita di beni personali a bordo della nave
  • Riconosciuto il diritto al rimborso delle spese legali

IMG_6674Inutile sottolineare, al riguardo, che le aspettative di risarcimento dei passeggeri del Norman Atlantic sono oggettivamente e grandemente più alte di quelli della Costa Concordia, poichè la loro esperienza è stata, salvo rari casi, drammaticamente più intensa, sia da un punto di vista di stress psicologico e fisico, sia per la durata della esperienza catastrofica, durata fino a 72 ore in confronto alle poche ore in cui si è verificato il naufragio della Costa Concordia

In molti casi la perdita di beni di proprietà personale è stata infinitamente più alta, poichè non si trattava di una nave da crociera ma di un traghetto, dove le persone viaggiavano con le loro auto piene di tutti i loro oggetti e beni, e i molti autocarri trasportavano i loro preziosi carichi e anche gli spedizionieri hanno perso merce di enorme valore

Per i passeggeri del #NormanAtlantic, quindi, è urgente prendere parte da subito ai procedimenti penali in corso a Bari, e imparare dalla esperienza di altri: non commettete lo stesso errore di molti passeggeri della Concordia, che accettarono la proposta iniziale (11.00,00 euro) oppure sono rimasti tagliati fuori dal processo penale quando hanno deciso di seguire le associazioni consumatori o gli studi legali internazionali che li hanno illusi su risarcimenti milionari attraverso la class action o cause civili che ancora attendono una fine e non raggiungeranno mai questi livelli.

Attraverso la sentenza Concordia possiamo fare le seguenti considerazioni:

  • abbiamo ottenuto il riconoscimento del diritto dei passeggeri al risarcimento per PTSD da naufragio e non solo ai danni fisici
  • abbiamo messo in campo la richiesta di danni punitivi
  • abbiamo dimostrato che le offerte formulate dalle compagnie secondo i loro criteri (accordo con associazioni consumatori) sono inaccettabili, e sono stati condannati fino al quintuplo della offerta prendere o lasciare che venne formulata
  • abbiamo dimostrato alle compagnie assicurative che il processo penale non è un calvario infinito ed in solo due anni siamo arrivati alla condanna a pagare fino a 50mila euro come acconto provvisionale
  • abbiamo a che fare con la stessa compagnia assicurativa (P&I) della Costa Crociere e quindi le trattative terranno conto dei risultati che abbiamo ottenuto e di chi siamo
  • questa somma (50mila euro) sarà quindi, per il nostro pool che l’ha ottenuta come risultato provvisionale, il parametro iniziale per il risarcimento dei passeggeri del Norman Atlantic.

CONTATTATECI URGENTEMENTE PER INFORMAZIONI SULLE NOSTRE INIZIATIVE E CONDIZIONI 

CONCORDIA JUDGMENT ESTABLISH RIGHTS EVEN FOR PASSENGERS OF NORMAN ATLANTIC

IMG_6830Our pool of lawyers, who followed also the Concordia trial, gets the highest liquidation ever for damages to passengers – without physical injuries – of the  ship sunken out of the island of Giglio: the Court of Grosseto sentenced to 16 years in prison Captain Francesco Schettino and condemns Costa Cruises company to pay compensation to passengers who were constituted as civil parties in the criminal trial.

The Court of Grosseto, in ONLY TWO YEARS OF TRIAL, sentenced to 16 years in prison Captain Francesco Schettino and condemns Costa Cruises company to pay compensation to passengers who were constituted as civil parties in the criminal trial.

Liquidation basis of € 30.000,00, but ONLY FOR OUR CLIENTS, compensation rise up to euro 50.000,00 each, almost FIVE TIMES THE ORIGINAL OFFER ACCEPTED BY MOST PASSENGERS, demonstrating the quality of our efforts and the convenience of action for damages in the criminal trial.

IMG_6674Other law firms speak of possibilities, we DO the facts and we have made a difference. NO ONE of the Greek or the international law firms WAS IN CRIMINAL CONCORDIA TRIAL and has  obtained compensation like our clients in this case. No one. They all closed their client’s positions with minor negotiations.

And this is only a down payment as provisional, subject to the final settlement in a civil trial where we can demonstrate the presence of additional damage and get to the final condemn to pay, as requested, of 150/300 thousand euro per passenger, according to the different proportion of biological damage demonstrated by each one, according to medical advices from our experts.

  • Granted the right to compensation for damage suffered as PTSD (post traumatic stress disorder) to our clients, even in the absence of specific pharmacological therapies and medical certifications.
  • Granted the right to reimbursement of damages for loss of personal property on board the ship
  • Granted the right to the reimbursement of legal expenses

IMG_6817Needless to say, in this regard, that expectations of compensation for Norman Atlantic’s passengers are objectively and greatly higher than those of the Costa Concordia, as their experience was, except in rare cases, dramatically more intense, both from the point of view of psychological and physical stress, both for the duration of the catastrophic experience, lasting up to 72 hours compared to a few hours in which occurred the sinking of the Costa Concordia.

In many cases the loss of personal property is infinitely higher, since the N.A. was not a cruise ship but a ferry, with people traveling on their cars full of all their objects and goods, and many expensive transporting trucks and also shippers lost merchandise of enormous value

For passengers of #NormanAtlantic, therefore, it is urgent to participate immediately to the ongoing criminal proceedings in Bari, and learn from the experience of others: do not make the same mistake as many passengers of Concordia, who readily accepted an initial proposal (11.00,00 euro) or being cut off the criminal trial, as some decided to follow the consumer associations or international law firms who have deluded about compensation millionaires through the class action or civil cases that still await an end and never reach these levels.

Through the Concordia sentence we can make the following remarks:

  • We got the recognition of entitlement for passengers to grant a compensation for PTSD from a shipwreck, and not only to physical damage;
  • we deployed a request for punitive damages and we will once again in the NA case.
  • We have shown that the offers made by companies, according to their criteria (dealing on consumer associations) are unacceptable, and they were sentenced to up to five times the final offer (take or leave it) that Costa Crociere did.
  • We have demonstrated to the insurance companies that the criminal trial is not an infinite ordeal and in only two years we got them to pay up to 50 thousand euro as a provisional down payment, 5 times more.
  • We are dealing with the same insurance company (P&I) of Costa Crociere, and then the negotiations will have to take account of the results that we got, and who we are
  • This amount (50 thousand euro) will then, for our pool that has achieved provisional results, raise the initial parameter for Compensation for passengers of Norman Atlantic.

CALL FOR ANY INFO TO ACKNOWLEDGE OUR INITIATIVES, ACTION PATH, OR SHARE FEE CONDITIONS

Norman Atlantic investigation and probative procedure close to a crucial start

IMG_6571Prosecutors that are investigating on the Norman Atlantic case, as soon as the transfer of the ship from Brindisi to Bari will take place, will begin the process of trial evidence probative accident; it is important to proceed with the formalization of passengers positions to the Prosecutor’s office in Bari, presenting the complaints form that we have provided and we are sending on behalf of all our clients;  it is also urgent to start claims for passengers and victim’s relatives damage compensation for the disaster, through a letter of the law firm to the companies Visemar and Anek Lines, as well as insurance. Please contact us for a free and immediate advice.


I Pubblici Ministeri che indagano sul caso Norman Atlantic, non appena il trasferimento della nave da Brindisi a Bari avrà luogo, daranno il via al procedimento di incidente probatorio; è importante procedere alla formalizzazione delle posizioni dei passeggeri alla Procura della Repubblica di Bari, presentando la denuncia-querela che abbiamo fornito e stiamo inviando a nome di tutti i nostri clienti; è anche urgente avviare le richieste di risarcimento danni dei passeggeri e parenti delle vittime del disastro, attraverso una lettera dello studio legale alle società Visemar e Anek Lines, così come alle assicurazioni. Contattateci per una consulenza gratuita ed immediata.


Οι εισαγγελείς που ερευνούν την υπόθεση Norman Ατλαντικού, μόλις η μεταβίβαση του πλοίου από Πρίντεζι προς Μπάρι θα πραγματοποιηθεί, θα ξεκινήσει η διαδικασία της δίκης αποδεικτικών στοιχείων αποδεικτικής ατύχημα? είναι σημαντικό να προχωρήσει με την επισημοποίηση των επιβατών θέσεις στο γραφείο του Εισαγγελέα στο Μπάρι, παρουσιάζοντας τα παράπονα αποτελούν ότι έχουμε δώσει και στέλνουμε για λογαριασμό όλων των πελατών μας? είναι επίσης επιτακτική ανάγκη να αρχίσουν απαιτήσεις για τους επιβάτες και τους συγγενείς αποζημίωσης για ζημίες του θύματος για την καταστροφή, μέσα από μια επιστολή του δικηγορικού γραφείου για τις εταιρείες Visemar και Anek Lines, καθώς και ασφάλιση. Παρακαλούμε επικοινωνήστε μαζί μας για μια ελεύθερη και άμεση παροχή συμβουλών.


Prokurorët që po hetojnë mbi rastin Norman Atlantik, sa më shpejt transferimin e anijes nga Brindisi për në Bari do të zhvillohet, do të fillojë procesin e provave gjyq aksidenti dëshmuese; është e rëndësishme që të vazhdojë me formalizimin e udhëtarëve pozitave të zyrës së Prokurorit në Bari, duke paraqitur ankesat formë që ne kemi dhënë dhe ne jemi të dërguar në emër të të gjithë klientët tanë; ajo është gjithashtu urgjente për të filluar pretendimet për udhëtarët dhe të afërmit kompensimin viktimës dëmit për katastrofën, përmes një letre të firmës ligjit të kompanive Visemar dhe Anek Lines, si dhe sigurim. Ju lutemi të na kontaktoni për një këshillë të lirë dhe të menjëhershme.


Yer alacak Bari, Brindisi geminin transferi en kısa sürede, Norman Atlantik davayla ilgili soruşturma Savcılar, deneme kanıt delil kaza süreci başlayacak; bu şikayetleri sağladık ve tüm müşterilerimiz adına gönderme olduğunu formu sunulması, Bari Cumhuriyet Savcılığı’na yolcu pozisyonların resmileştirilmesi devam etmek önemlidir; o yolcu ve şirketlerin VISEMAR ve Anek Hatları hukuk firması bir mektupla felaket için kurbanın yakınları hasar tazminat, iddialarını, hem de sigorta başlatmak için de acil. Özgür ve acil tavsiye için bizimle irtibata geçiniz.


Les procureurs qui enquêtent sur l’affaire Norman Atlantique, dès que le transfert du navire de Brindisi à Bari aura lieu, vont commencer le processus de témoignage au procès accident probante; il est important de procéder à la formalisation des passagers postes au bureau du procureur de Bari, présentant les plaintes font que nous avons fourni et nous envoyer au nom de tous nos clients; il est également urgent de commencer revendications pour les passagers et les parents dommages la rémunération de la victime de la catastrophe, par une lettre du cabinet d’avocats pour les entreprises Visemar et Anek Lines, ainsi que l’assurance. Se il vous plaît nous contacter pour un conseil gratuit et immédiat.

I sopravvissuti del #NormanAtlantic su ALIVE – Rete4 Mediaset

Vincenzo-Venuto-3_thumbLa redazione del programma ALIVE – Storie di sopravvissuti, in onda SU RETE4 da aprile 2015, giunto alla sua terza edizione, condotto da Vincenzo Venuto e che si occupa di fatti di cronaca e storie di persone che sono sopravvissute a eventi ordinari o straordinari, come incidenti, catastrofi naturali o situazioni di grave pericolo, ci ha contattato perché dedicherà una puntata al caso del traghetto Norman Atlantic.

Sarà un reportage serio ed approfondito, che prevede la testimonianza del sopravvissuto (o dei sopravvissuti), dei familiari o dei testimoni presenti all’evento, dedicando grande attenzione alle operazioni di salvataggio ed alle esperienze umane vissute da chi è rimasto intrappolato a bordo della nave in fiamme. L’intervista avverrà attraverso una registrazione con una troupe che vi potrà raggiungere o attraverso il rimborso delle spese e trasferta a Roma.

I PASSEGGERI CHE SIANO INTERESSATI A PARTECIPARE AL REPORTAGE POSSONO CONTATTARCI PER ESSERE INSERITI NELLA LISTA DI POSSIBILI INTERVISTE CHE STIAMO FORNENDO ALLA REDAZIONE

Risarcimento danni Norman Atlantic: come fare!

norman atlantic in fiamme

Per i passeggeri della nave traghetto “Norman Atlantic”, della compagnia italiana di Bari “Visemar di Navigazione” e gestita dall’operatore marchigiano Agenzia Archibugi, colpita da un grave incendio a largo delle coste della Grecia, partito da Igoumenitsa e diretto ad Ancona, dopo la drammatica disavventura dell’abbandono nave in condizioni meteo particolarmente difficili, inizierà ora il calvario del risarcimento danni, della scelta sulla azione legale da attivare (civile o penale) e sulla scelta dell’avvocato a cui affidarsi.

Noi Vi suggeriamo sin da subito cosa fare, con un breve guida non solo su come e quando richiedere il risarcimento, ma come ottenere il massimo risarcimento, ed un piccolo vademecum da seguire, forti della esperienza in prima linea nei disastri marittimi a seguito del naufragio della Costa Concordia nel quale – a capo del pool di avvocati “Giustizia per la Concordia“, abbiamo rappresentato circa cento passeggeri nel processo penale contro il Comandante Schettino e siamo protagonisti delle azioni civili e risarcitorie per molti altri passeggeri che in precedenza si erano affidati ad agenzie per gestione dei sinistri, alle associazioni di categoria o dei consumatori, rimanendo tagliati fuori dal processo penale e dalle altre iniziative processuali in Italia che abbiamo promosso efficacemente da subito.

SIAMO GIA INTERVENUTI NEL ROGO NORMAN PER CONTO DI UN GRUPPO DI PASSEGGERI Continua a leggere

ΝΟΜΙΚΗ ΥΠΟΣΤΗΡΙΞΗ ΓΙΑ ΤΟ ΑΤΥΧΗΜΑ ΤΟΥ NORMAN ATLANTIC: ΠΩΣ ΘΑ ΔΙΕΚΔΙΚΗΣΕΤΕ ΤΗΝ ΑΠΟΖΗΜΙΩΣΗ

ΝΟΜΙΚΗ ΥΠΟΣΤΗΡΙΞΗ ΓΙΑ ΤΟ ΑΤΥΧΗΜΑ ΤΟΥ NORMAN ATLANTIC: ΠΩΣ ΘΑ ΔΙΕΚΔΙΚΗΣΕΤΕ ΤΗΝ ΑΠΟΖΗΜΙΩΣΗ

Για τους επιβάτες και το προσωπικό του πλοίου Norman Atlantic, ιδιοκτησία του στόλου της εταιρίας “Visemar di Navigazione” και υπό διαχείριση της εταιρίας Agenzia Archilbugi, που καταστράφηκε λόγω πυρκαγιάς λίγο έξω από τις ελληνικές ακτές, μόλις ξεκινάει η περιπέτεια για την αξίωση αποζημίωσης και η δύσκολη επιλογή της κατάλληλης νομικής οδού (αστικό ή ποινικό δίκαιο) και δικηγορικής εταιρίας, που θα αναλάβει τη διαχείριση μιας τόσο δύσκολης υπόθεσης. Τι μπορείτε να κάνετε για να λάβετε τη μέγιστη δυνατή αποζημίωση; Λόγω της συμμετοχής και εμπειρίας μας στην περίπτωση του ναυαγίου «Costa Concordia» μπορούμε να σας βοηθήσουμε να εγείρετε αξιώσεις για σωματικές και υλικές βλάβες , αποζημίωση για απώλεια περιουσιακών στοιχείων, δαπάνες μεταφοράς, αποζημίωση για μη ολοκλήρωση του πακέτου διακοπών κλπ. Έχουμε εκπροσωπήσει στο παρελθόν 100 επιβάτες στην ποινική δίκη κατά του Καπετάνιου του Costa Concordia, κ.Schettino και έχουμε συμβουλέψει εκατοντάδες άλλους επιβάτες σχετικά με αγωγέnorman atlantic in fiammeς που είχαν κατατεθεί είτε από άλλους δικηγόρους ή από ενώσεις καταναλωτών, που αρχικά δεν αποκλείσθηκαν από την ποινική δίκη αλλά με τη συμβολή μας καταφέραμε να τους εκπροσωπήσουμε άμεσα και αποτελεσματικά. Μην απευθυνθείτε σε Ενώσεις Καταναλωτών και δικηγόρους που δεν έχουν πείρα στο ναυτικό δίκαιο. Μην συμμετέχετε σε ομαδικές αγωγές. Η αποδοτικότερη λύση είναι να προσφύγετε ατομικά ενώπιον των δικαστηρίων για όσες βλάβες έχετε υποστεί. Πολλές δικηγορικές εταιρίες και σύνδεσμοι καταναλωτών δηλώνουν δημόσια πως οι ομαδικές αγωγές είναι ο πιο αποτελεσματικός τρόπος να διεκδικήσει ο επιβάτης αποζημίωση και μάλιστα προσδιορίζουν ήδη την αποζημίωση σε 10.000€ τουλάχιστον. Πιστεύουμε ότι οι αποζημιώσεις θα είναι υψηλότερες στην περίπτωση του Norman Atlantic καθώς υπάρχουν αρκετές ιδιαιτερότητες, όπως η εγκατάλειψη του πλοίου εν πλω σε σφοδρή κακοκαιρία (7-8 μποφόρ) που καθιστούσε τις προσπάθειες διάσωσης και περισυλλογής των ναυαγών εξαιρετικά δυσχερή. Οι συγκλονιστικές μαρτυρίες των επιβατών αποδεικνύουν την ιδιαίτερα δυσχερή κατάσταση: «Καιγόμαστε και βυθιζόμαστε, κανείς δεν μπορεί να μας σώσει», «Βοήθεια, είμαστε στο πλοίο ολομόναχοι», «Τα παπούτσια μας λιώνουν από τα φλεγόμενα πατώματα». Περίπου 150 άτομα διασώθηκαν από τις σωσίβιες λέμβους του Norman Atlantic, αλλά λόγω των κακών καιρικών συνθηκών η μεταφορά προς τα ελληνικά διασωστικά πλοία ήταν πολύ δύσκολη έως ακατόρθωτη. Πολλές από τις σωσίβιες λέμβους καήκαν από την φωτιά. Παράλληλα κάποια ελικόπτερα της ελληνική αεροπορίας προσπαθούσαν να διασώσουν μερικούς από τους 512 συνολικά επιβαίνοντες στο πλοίο. Όλοι οι επιβάτες δικαιούνται αποζημίωση από συμβατική ευθύνη της πλοιοκτήτριας εταιρίας, αλλά δικαιούνται και αποζημίωση για τις τυχόν παραβάσεις των προδιαγραφών των κανονισμών ασφαλείας καθώς και για τυχόν πλημμέλεια της πλοιοκτήτριας εταιρίας σχετικά με την ασφαλή προετοιμασία του πληρώματος για παρόμοιες καταστάσεις. Αυτοί οι παράγοντες μπορούν να επιδράσουν αυξητικά ως προς το ύψος της αποζημίωσης, κατά τη θεωρία της τιμωρητικής αποζημίωσης ή punitive damages , όπου σύμφωνα με το Δίκαιο των ΗΠΑ, επιπροσθέτως της τυπικής αποζημίωσης για βλάβες το δικαστήριο επιδικάζει τιμωρητική αποζημίωση ώστε να αποτρέψει την εταιρία από μελλοντικές τέτοιες εγκληματικές παραλείψεις. Γιατί η ομαδική αγωγή δεν ενδείκνυται; Μπορείτε να προστατέψετε τα δικαιώματά σας και να λάβετε την υψηλότερη δυνατή αποζημίωση. Οι ομαδικές αγωγές ενδείκνυται όταν πολλοί ενάγοντες για τους ίδιους λόγους απαιτούν μια μετριοπαθή αποζημίωση κάνοντας χρήση ενός δικηγόρου συλλογικά με σκοπό τη μείωση των εξόδων και αμοιβών. Η ζημία που προκύπτει από την εν πλώ πυρκαγιά στο Norman Atlantic δεν συνιστά μια τυπική περίπτωση αποζημίωσης κατά τις συνήθεις διαδικασίες των ενώσεων καταναλωτών κλπ. Η ατομική προσφυγή δίνει τη δυνατότητα να αξιοποιηθούν όλα τα ένδικα μέσα και να μην περιοριστεί ο ενάγων στην ελάχιστη αποζημίωση που συνήθως επιδικάζουν τα δικαστήρια σε περιπτώσεις ομαδικών αγωγών. Εξειδικευόμαστε στη μεσολάβηση και στην εξωδικαστική επίλυση διαφορών, η οποία ενδείκνυται για τη γρήγορη και άμεση εξασφάλιση αποζημίωσης απευθείας από την πλοιοκτήτρια εταιρία. Η εταιρία μας διαθέτει έμπειρους νομικούς συμβούλους και συνεργάτες στην Ιταλία (Ρώμη, Μιλάνο, Φιουμιτσίνο) με εξειδικευμένη γνώση κυρίως όσον αφορά τη Σύμβαση των Αθηνών σχετικά με τη θαλάσσια μεταφορά επιβατών και των αποσκευών τους. Για παράδειγμα, δίνεται η δυνατότητα βάσει της Σύμβασης των Αθηνών, σε περιπτώσεις αγωγής αποζημίωσης για σωματική βλάβη και θάνατο, ο ενάγων να επιλέξει την πιο ευνοϊκή δικαιοδοσία, δηλαδή την Ιταλική. Το εισιτήριο της κρουαζιέρας αναφέρει πως το Ιταλικό Δίκαιο ισχύει. Σε περιπτώσεις σωματικών βλαβών ο Ιταλικός Νόμος παρέχει πιο εκτεταμένα μέσα θεραπείας σε σχέση με τον Ελληνικό Νόμο. Το να βασιστείτε σε ενώσεις καταναλωτών, να εμπιστευθείτε αλλοδαπές δικηγορικές εταιρίες ή δικηγόρους που δεν ειδικεύονται σε αυτόν τον τομέα, θα οδηγήσει αναπόφευκτα στον διπλασιασμό των δικαστικών εξόδων και των χρεώσεων ανά ώρα που θα βαρύνουν οικονομικά εσάς. Παρακαλώ λάβετε υπόψη σας ακόμα ότι κάποιες μεγάλες εταιρίες ανά τον κόσμο απλά θα παρακάμψουν τους πελάτες τους στην ιταλική ένωση καταναλωτών, η οποία συνδέεται με δικηγόρους και ιταλικές δικηγορικές εταιρίες, προσπαθώντας να συγκεντρώσουν ικανό αριθμό ατόμων ώστε να καταθέσουν ομαδική αγωγή και θα σας ζητήσουν το μέγιστο των εξόδων επί της ομαδικής αγωγής με βάση υπολογισμού το ποσοστό του αμερικάνικου νομικού συστήματος: 40% των χρημάτων που θα κερδίσετε με την αγωγή! Επομένως, με το να καταθέσετε την ομαδική αγωγή μαζί τους, θα δώσετε τα χρήματά Σας στα διεθνή δικηγορικά γραφεία, στις ενώσεις καταναλωτών και στις ιταλικές δικηγορικές εταιρίες. Το δικηγορικό μας γραφείο στην Ιταλία (με γραφεία στο Μιλάνο, στη Ρώμη και στο Φιουμιτσίνο) αποτελείται από μία ομάδα πλήρως αγγλομαθών δικηγόρων, ειδικών σε υποθέσεις αποζημιώσεων σε περιπτώσεις ναυαγίων και στο ναυτικό δίκαιο, που εξασκούν το δίκαιο του τουρισμού και των ταξιδίων, καθώς και ειδικών στη μεσολάβηση. Χειριζόμαστε καθημερινά υποθέσεις είτε αστικής είτε/ και ποινικής δικαιοδοσίας σε ζητήματα αποζημιώσεων και ναυτικά θέματα. Για τη διεξαγωγή μίας υποθέσεως στην Ιταλία απαιτείται Ιταλός δικηγόρος που θα λάβει μέρος στη δίκη, επομένως αν ήδη έχετε κάποιον δικηγόρο που εμπιστεύεστε στη χώρα σας μπορούμε να συνεργαστούμε μαζί του, να χειριστούμε την υπόθεση υπό τις υποδείξεις του και να οδηγήσουμε την υπόθεση με την εμπειρία μας στο ιταλικό δίκαιο και την πρακτική στα εγχώρια δικαστήρια. Η εταιρία δεν έχει ακόμα επίσημα ανακοινώσει το πλήρες πακέτο αποζημίωσης για τους επιβαίνοντες στο πλοίο κατά τη διάρκεια της πυρκαγιάς. ΤΙ ΠΡΕΠΕΙ ΝΑ ΚΑΝΕΤΕ. ΜΕΡΙΚΕΣ ΠΡΩΤΕΣ ΣΥΜΒΟΥΛΕΣ: 1. Φτιάξτε μία λίστα όλων των πραγμάτων σας (κοσμήματα, ηλεκτρονικός εξοπλισμός, χρήματα, ρούχα κτλ) που χάθηκαν στο ναυάγιο. 2. Αναζητήστε τα ταξιδιωτικά έγγραφα (παραστατικό του ταξιδιού από ηλεκτρονικό ταχυδρομείο – e-mail-, ταξιδιωτικό πρακτορείο κτλ) και καταγράψτε όλα τα έξοδα ταξιδιού και επαναπατρισμού που κάνατε. 3. Για όσους από εσάς τραυματιστήκατε, κρατείστε αντίγραφα ιατρικών πιστοποιητικών και εξόδων, ενώ μετά την επιστροφή σας επισκεφθείτε το γιατρό σας για να εκδώσει ιατρική γνωμάτευση για άγχος και ψυχολογικό στρες οφειλόμενο σε «διαταραχή μετατραυματικού στρες» (PTSD). 4. Παρακαλώ επικοινωνήστε με τη δικηγορική μας εταιρία προκειμένου να στείλετε αμέσως και εντελώς δωρεάν ένα πρώτο έγγραφο με το οποίο θα ζητάτε αποζημίωση στην πλοιοκτήτρια (στο εξής έγγραφο δικαστικής διεκδίκησης), το οποίο διακόπτει κάθε παραγραφή ή και αποσβεστική προθεσμία (δεν πρόκειται για 10 ημέρες, όπως ίσως ακούσατε στις ειδήσεις στην τηλεόραση, αλλά σε κάθε περίπτωση είναι προτιμότερο να στείλετε το συντομότερο δυνατό το έγγραφο με τη ζημία που υπεστήκατε ώστε να εκκινήσει η νόμιμη τοκοφορία). 5. Σε περίπτωση τραυματισμού, αυτός υπόκειται στην ποινική διαδικασία και πρέπει να καταθέσετε έγκληση μέσα σε τρεις μήνες από το συμβάν (συστήνεται). 6. Η όλη διαδικασία με το γραφείο μας θα λάβει χώρα διαδικτυακά, χωρίς να απαιτείται η φυσική σας παρουσία στα γραφεία μας, μέσω ηλεκτρονικού ταχυδρομείου (e- mail) και μέσω διασυνδέσεων με κάμερα στο διαδίκτυο. Άλλως αν το προτιμάτε, μέσω προσωπικής συνάντησης στα γραφεία μας στο Μιλάνο, στη Ρώμη ή στο Φιουμιτσίνο ή και στις περισσότερες ιταλικές πόλεις. 7. Έχουμε ανοίξει μία γραμμή επικοινωνίας για συμβουλές αποζημιώσεως στην περίπτωση του ναυαγίου Concordia. ΠΡΟΣΟΧΗ: προσωπική παρουσία δεν απαιτείται εκτός σπάνιων και ειδικών περιπτώσεων. Δεν πιστεύουμε έτσι κι αλλιώς ότι θα οδηγηθούμε σε δίκη, καθώς η πιθανότητα συμβιβασμού που θα προκύψει από τη διαδικασία της μεσολάβησης, ενισχύεται από την ποινική υπόθεση και τα αποτελέσματα των ερευνών. Έτσι, το γραφείο μας εξουσιοδοτείται να λειτουργεί εξ ολοκλήρου διαδικτυακά, με ειδικές συνδέσεις βίντεο, πολύ εύκολες στη χρήση. Όλες οι αιτήσεις, τα έγγραφα και οτιδήποτε χρειαστεί θα αναρτηθεί στην ιστοσελίδα, θα σταλεί με ηλεκτρονικό μήνυμα, ή στην περίπτωση των πρωτότυπων εγγράφων μέσω ταχυδρομείου. Πιστεύουμε ότι όλοι οι επιβάτες θα δικαιούνται αποζημίωσης διαταραχής μετατραυματικού στρες (PTSD), επομένως είναι καλό να αποκτήσετε μία γνωμάτευση ειδικού ιατρού κατά την επιστροφή σας και να κρατήσετε όλες τις αποδείξεις στο όνομά σας. Προκειμένου να προχωρήσουμε προς όφελός σας, είναι επείγον να στείλετε την επιστολή στην οποία θα αξιώνετε τις καταγραφείσες ζημίες, αν δεν το έχετε ήδη πράξει. Αυτό θα είναι χωρίς καμία χρέωση, όπως και όλες οι άλλες δικές μας πρωτοβουλίες για λογαριασμό σας, καθώς λειτουργούμε υπό τη βάση κοινής συμφωνίας, ότι εάν δεν πάρετε τα λεφτά σας δεν θα αναζητήσουμε τα έξοδα και τις χρεώσεις μας. Είναι τόσο απλό. Εμείς θα πρέπει να έχουμε αντίγραφο του εισιτηρίου σας και κατόπιν αυτού θα λάβετε από εμάς όλα τα έγγραφα: ερωτηματολόγια, την αναφορά και το συμφωνητικό. Λάβετε παρακαλώ υπόψη σας ότι το γραφείο μας κάνει μία σημαντική προσπάθεια να συγκεντρώσει όλες τις λεπτομέρειες από τους επιβάτες και τις αρχές, προκειμένου να καταθέσει μήνυση για όλους τους πελάτες μας, διότι πιστεύουμε ότι αυτός είναι ο καλύτερος και ο πιο αποτελεσματικός τρόπος να ανοίξει ο δρόμος προς την αλήθεια για το τι συνέβη και για τα περιουσιακά στοιχεία της εταιρίας προκειμένου να επιτευχθούν υψηλές αποζημιώσεις. Είμαστε πεπεισμένοι ότι θα εμπιστευθείτε κυρίως την αφοσίωσή μας στο συμφέρον σας. Επικοινωνήστε μαζί μας τώρα, χωρίς δέσμευση χρέωσης, για δωρεάν συμβουλές και άμεσες απαντήσεις!

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