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APERTO IL PORTELLONE DEL NORMAN ATLANTIC

150507710-118e363f-b239-433d-a977-4a35de312779Il portellone della Norman Atlantic è stato finalmente aperto, dopo oltre cinque mesi dal naufragio che causò la morte di 11 persone (18 passeggeri ufficialmente ancora dispersi), in funzione delle attività tecniche disposte dal GIP di Bari nell’ambito dell’incidente probatorio per stabilire le cause dell’incendio ed i malfunzionamenti che hanno provocato il naufragio del traghetto al largo delle coste albanesi.

150508594-a8b856a4-262c-4f76-884b-189156e6e172-2Le operazioni di apertura dell’accesso automezzi alla nave, ormeggiata davanti al terminal crociere del porto di Bari, erano iniziate la scorsa settimana, coinvolgendo i tecnici, Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza e Polizia, ed hanno comportato il taglio con la fiamma ossidrica dei pistoni del portellone, praticamente fusi dal calore, calandolo lentamente attraverso due enormi gru.

145744681-f6923040-f48b-4a00-9254-504a9294202aDall’esterno sono visibili le carcasse di TIR, Pullman ed autovetture completamente bruciate, parcheggiati sul ponte che per primo sembra essere andato a fuoco. Si vedono chiaramente le strutture in ferro della nave bruciate e in parte crollate, mezzi pesanti ed auto totalmente distrutti, anche se risulta che ai ponti 1 e 2 il carico ed i mezzi siano rimasti praticamente intatti (ma non è affatto detto che siano recuperabili, a causa della intensa esposizione a calore, fumo ed acqua del sistema drenching).

145744744-7a95962d-a1bb-428f-8ae9-3cb5abc5d4caUna volta aperta la poppa della nave, saranno prelevati campioni dei liquidi che si trovano all’interno del ponte perchè vengano analizzati dall’Arpa che dovrà dare indicazioni per lo smaltimento, al fine di evitare eventuali danni ambientali, ed a partire dall’11 giugno si procederà poi allo svuotamento (tecnicamente chiamato ‘smassamentò) del relitto e i tecnici nominati dal gip nell’ambito dell’incidente probatorio saliranno a bordo, dando inizio alle operazioni di perizia vera e propria. Il nostro pool di avvocati sarà presente per rappresentare le parti offese, affiancato dal consulente Prof. Antonio Scamardella, ingegnere navale della università di Napoli. Le attività tecniche si concluderanno entro i prossimi sei mesi, e si presume che durante questo periodo possano essere rinvenuti a bordo altri resti umani appartenuti ai molti dispersi ed al numero ancora imprecisato di clandestini che, si sa per dato praticamente certo, erano presenti nei locali garage durante l’incidente..

A seguito dei primi sopralluoghi da parte dei periti, si procederà quindi al progressivo scarico degli automezzi e dei container, anche al fine della messa in sicurezza e smaltimento del relitto, e possibile restituzione di quanto non distrutto dal fuoco agli aventi diritto. A bordo del traghetto, oltre alle autovetture, viaggiavano moltissimi mezzi pesanti per trasporto di generi alimentari, come pesce, olio di oliva etc..

Vedi il VIDEO del servizio del TG1: DENTRO LA NORMAN ATLANTIC