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Udienza 14.10.2020 – second hearing in the criminal trial after the Covid-19 stop

The Bitonto bunker hall courtroom in session

__________ENGLISH ___________

On 14.10.2020 in front of the Criminal Court of Bari in Collegial composition, chaired by Dr. Guida, was held the second hearing in the criminal trial for the disaster in the Norman Atlantic fire, which occurred in international waters in December 2014 between Italy and Greece.

In order to guarantee the social distancing between the parties due to the Covid-19 restrictions, the hearing was held as always in the Bitonto bunker hall, but distributing the judges, prosecutors, defenders of the accused and civil party lawyers, in three different rooms in the building, video connected to each other, and everything was done efficiently and well organized.

Our legal team, representing a large number of ferry passengers and relatives of victims and missing persons, participated from the very early stages at the criminal proceedings, having already constituted the clients as an offended party in the investigation and in the evidentiary incident, i.e. during the long phase of the preliminary assessment carried out by the court onboard the Norman Atlantic wreck by request of Bari public prosecutor’s office, then formally constituting ourselves as a civil party at the preliminary hearing on behalf of all our clients, proposing compensation requests to the court there, by transferring the action that we had already proposed to the civil court within two years of the accident.

The preliminary hearing phase ended positively with the indictment of all the defendants, and we therefore moved on to the opening phase of the actual trial, slowed down in February last year and then suspended due to the Covid-19 epidemic which also affected all procedural and judicial activities, but finally at this hearing we resumed activities by addressing the first formal issues, which essentially concerned the preliminary objections raised by the defendants against our appearance in court and participation in the trial as civil parties, and the request for expulsion proposed by the 4 companies that we have called for damages in their quality for civil liability, in this case Visemar transport, Visemar of navigation, Visentini shipyards and, of course, the Greek carrier ANEK SA.

These requests, based on the alleged application of EC Regulation 392 and of the Athens Convention and of the short two-year forfeiture period envisaged therein, as a restriction on the criminal laws and on the normal limitation and forfeiture periods, are already been proposed in front of the Judge of the hearing preliminary, and rejected by this with a very articulated ordinance, which clarified how the scope of application of the European regulation cannot in any way entail a compression of the constitutional rights of the injured party, limiting the possibility of appear, restricted on excessively narrow and rigorous terms, as a civil party affecting the right to participate in the criminal trial, and file for compensation for all damages suffered.

The court allowed all the defendants lawyers and civil liability companies to illustrate their objections and various requests, and then gave the turn to the Public Prosecutor, who laudably supported the offended parties and argued widely in favor of their legitimate right to participate in this trial, to then allow a round of replies to the civil parties lawyers.

From our side, we insisted on the rejection of all requests proposed by the defendants’ lawyers, arguing in a synthetic but very direct way on the various specific objections raised against us, in the certainty that once again, as already happened in the civil trial and then in the preliminary stage of this criminal trial, all matters will be rejected by the court in a favorable sense for passengers.

At the end of the hearing, which was closed around 3.00 pm, the court reserved the right to decide by order at the next hearing on the issues relating to the constitutions of civil parties, postponing for the continuation to 11th of November 2020, to address the other preliminary issues that as expected will concern the exceptions of territorial jurisdiction, and those concerning the cd. bis in idem and the conflict of jurisdiction between the Italian criminal trial and the one that is taking place in Greece.

In this regard, we are also following in parallel what happens in the Greek criminal trial, and we reserve the right to deal with the issues when they will be raised by the defendants, anticipating however that we believe that the problem of the overlap between the two judgments does not exist, having also been this question addressed, and positively resolved in favor of the jurisdiction of the Italian judges, by the GIP dott. Agnino during the preliminary hearing that ended last year.

Starting from the next hearing, the real indictment process will begin, establishing a schedule that will finally give a decisive acceleration to the trial, starting with the depositions of witnesses and consultants of the public prosecution office.

______________ ITALIANO ____________

Il 14.10.2020 innanzi al tribunale penale di Bari in composizione Collegiale, presieduto dal Dott. Guida, si è celebrata la seconda udienza nel processo penale dibattimentale per il disastro nell’incendio del Norman Atlantic, avvenuto in acque internazionali nel dicembre 2014 tra Italia e Grecia.

Al fine di garantire il distanziamento sociale tra le parti per via delle restrizioni Covid-19, l’udienza si è svolta sempre nell’aula bunker di Bitonto, ma distribuendo i giudici, pubblici ministeri, difensori degli imputati ed avvocati di parte civile, in tre diverse aule dell’edificio videocollegate tra esse, e tutto si è svolto in modo efficiente e ben organizzato.

Il nostro team legale, in rappresentanza di un largo numero di passeggeri del traghetto e di familiari di vittime e dispersi, ha partecipato sin dalle primissime fasi al procedimento penale, essendoci costituiti come parte offesa già nelle indagini e nell’incidente probatorio, ossia durante la lunga fase della perizia preliminare svolta dal tribunale a bordo del relitto su richiesta dell’ufficio della Procura di Bari, costituendoci poi formalmente come parte civile alla udienza preliminare per conto di tutti i nostri assistiti, proponendo in quella sede le richieste risarcitorie al tribunale, e trasferendo in sede penale l’azione che avevamo già proposto in sede civile entro il biennio dall’incidente.

La fase della udienza preliminare si è chiusa positivamente con il rinvio a giudizio di tutti gli imputati, e siamo dunque passati nella fase di apertura del processo vero e proprio, rallentato a febbraio dell’anno scorso e poi sospeso a causa dell’epidemia Covid-19 che ha interessato anche l’attività processuale e giudiziaria, ma finalmente alla udienza di oggi abbiamo ripreso le attività affrontando le prime questioni formali, che riguardano essenzialmente le eccezioni preliminari sollevate dai difensori degli imputati nei confronti della nostra costituzione in giudizio e partecipazione al processo come parti civili, e la richiesta di estromissione proposto dalle 4 società che abbiamo chiamato a rispondere dei danni nella loro qualità di responsabili civili, nella fattispecie Visemar trasporti, Visemar di navigazione, cantieri navali Visentini e, ovviamente, il vettore greco ANEK SA. Tali richieste, fondate sulla pretesa applicazione del regolamento CE 392 e della convenzione di Atene e del termine breve di decadenza biennale ivi previsto in prevalenza sulle norme penali e sui normali termini di prescrizione e di decadenza, sono state già proposte davanti al Giudice dell’udienza preliminare, e da questo rigettate con una ordinanza molto articolata, che ha chiarito quanto l’ambito di applicazione del regolamento europeo non possa in alcun modo comportare una compressione dei diritti costituzionali della parte offesa, limitandone in un termine eccessivamente ristretto e rigoroso la possibilità di costituirsi come parte civile e il diritto di partecipare al processo penale, chiedendo in quella sede il risarcimento di tutti i danni subiti.

Il tribunale ha consentito a tutti i difensori degli imputati e delle società responsabili civili di illustrare le loro eccezioni e le varie richieste, per poi dare la parola al Pubblico Ministero, che ha lodevolmente sostenuto le parti offese e argomentato ampiamente a favore del loro legittimo diritto a partecipare a questo processo, per poi consentire un giro di repliche alle parti civili.

Da parte nostra abbiamo insistito per il rigetto di tutte richieste riproposte dalle difese degli imputati argomentando in modo sintetico, ma molto diretto, sulle varie specifiche eccezioni sollevate nei nostri confronti, nella certezza che ancora una volta, come già avvenuto in sede civile e poi nella fase preliminare di questo processo penale, tutte le questioni vengano superate dal tribunale in senso favorevole ai passeggeri.

Il tribunale al termine della udienza, che è stata chiusa verso le ore 15,00, si è riservato di decidere con ordinanza alla prossima udienza sulle questioni inerenti le costituzioni di parte civile, rinviando per il prosieguo al giorno 11 novembre 2020, per affrontare le altre questioni preliminari che si prevedono riguarderanno le eccezioni di competenza territoriale, e quelle riguardanti il cd. bis in idem ed il conflitto di giurisdizione tra processo penale italiano e quello che si sta celebrando in Grecia.

A questo proposito stiamo seguendo parallelamente anche quanto avviene nel processo penale greco, ed ci riserviamo di trattare le questioni nel momento in cui verranno eccepite dai difensori degli imputati, anticipando tuttavia che riteniamo insussistente il problema della sovrapposizione tra i due giudizi, essendo stata peraltro anche tale questione affrontata, e risolta positivamente, a favore della giurisdizione dei giudici italiani, dal GIP dott. Agnino durante l’udienza preliminare terminata l’anno scorso.

A partire dalla udienza successiva si entrerà nel vivo del processo, stabilendo un calendario che darà finalmente una decisiva accelerazione al processo, dando il via alle deposizioni di testi e consulenti della pubblica accusa.


Estratto audio della udienza, replica alle eccezioni delle difese degli imputati sulle costituzioni di parte civile

Depositata la relazione dei periti -Expert’s report is being filed

IMG_7220NORMAN ATLANTIC criminal trial: after a long wait, it has being finally filed the report, drafted from the experts appointed by the GIP almost a year ago; it is a monumental mass of data, which we will have in our hands shortly.

Given the complexity of the investigations conducted on assignment from Bari Criminal Court, the monumental mass of electronic data annexed to the report and the heterogeneity of the various issues that were addressed into consideration from the college of experts, it was agreed to establish a few number of hearings to present the results.

The hearings will be held – March 20 and 31, and from April the 3rd to the 8th of April – in the Bunker Courtroom of Bitonto, considering the need for adequate space because of the large number of parties allegedly involved in the Trial.

As known, in the meantime we launched a 24 million euro civil action in the Court of Bari, and we are fully confident that the results of the criminal investigations will be decisive to ensure the gross negligence of Anek and Visemar in the Norman Atlantic maritime disaster, canceling the indemnity limits for passengers and victims imposed by the Athens Convention of 1974, and push this trial towards the recognition of punitive damages to be borne by the two shipping companies.


Processo penale NORMAN ATLANTIC: dopo una lunga attesa è stata finalmente depositata la perizia redatta dagli esperti nominati dal GIP quasi un anno fa; si tratta di una imponente massa di dati, che avremo a nostra disposizione a breve.

Vista la complessità delle indagini svolte su incarico del Tribunale penale di Bari, della monumentale massa di dati informatici allegati alla relazione e la eterogeneità dei vari aspetti presi in considerazione dal collegio dei periti, si è deciso di fissare un certo numero di udienze per illustrare i risultati.

Le udienze si terranno il 20 ed il 31 marzo e dal 3 all’8 aprile nell’aula Bunker di Bitonto, considerando la necessità di uno spazio adeguato per via dell’alto numero di parti presumibilmente interessate al processo.

Come noto, abbiamo nel frattempo avviato la azione civile da 24 milioni di euro presso il Tribunale di Bari, e siamo del tutto convinti che i risultati delle indagini penali saranno risolutivi per accertare la colpa grave di Anek e Visemar nel disastro marittimo del Norman Atlantic, annullando i massimali risarcitori per i passeggeri e le vittime imposti dalla Convenzione di Atene del 1974, e spingere questo processo verso il riconoscimento dei danni punitivi a carico delle due compagnie di navigazione.

28-29 Luglio 2015 – secondo accesso dei periti a bordo del Norman Atlantic

Periti a Bordo del Norman AtlanticIl collegio dei periti nominati dal Tribunale penale di Bari in ambito dell’incidente probatorio, prosegue nelle indagini volte all’accertamento dei malfunzionamenti, cause incendio e gestione emergenza, e comunica alle parti che i lavori del Collegio Peritale, cosi come determinato nel corso della precedente riunione del 02.07.2015 in Genova, proseguiranno presso il porto di Bari nei giorni 28 e 29 Luglio 2015, con accesso a bordo della Norman Atlantic (inizio delle operazioni alle ore 10:00 del 28.07.2015). Per noi a bordo con i periti, ci saranno l’Avvocato Domenico Chirulli ed il ns. consulente, Prof. Ing. Antonio Scamardella. Saranno svolte le seguenti operazioni peritali:

  1. Prelievo di documentazione dalla sala macchine.
  2. Prelievo di ulteriori memorie digitali dai computer di bordo.
  3. Prelievo del giornale del servizio antincendio
  4. Verifica delle sistemazioni di accesso ai mezzi di salvataggio.
  5. In subordine alla installazione della illuminazione di emergenza, si esamineranno i ponti 1 e 2 (in particolare i mezzi contenuti ed il rizzaggio realizzato).
  6. Eventuali ulteriori altri accertamenti.

Richiesta la proroga indagini preliminari

PROROGA 1 E 2 NORMAN ATLANTIC_Page_02 L’ufficio del GIP ha notificato in data odierna ai difensori delle parti coinvolte l’avviso relativo alla richiesta di proroga del termine per il compimento delle indagini preliminari nell’ambito del procedimento penale sull’incendio del Norman Atlantic; La Procura di Bari, infatti, tenuto conto della necessità di attendere le risultanze della perizia disposta in ambito di incidente probatorio, le cui operazioni sono iniziate il giorno 11.06.2015 e sono tuttora in corso, volta all’accertamento dei malfunzionamenti della nave, dinamica incendio e accertamento dei fatti-reato ascritti agli indagati, nonchè la necessità di acquisire gli esiti delle perizie medico-legali, delle rogatorie internazionali e delle ulteriori investigazioni delegate alla Polizia Giudiziaria, ai sensi dell’art. 406 del codice di rito penale, ha richiesto la proroga di ulteriori sei mesi per concludere la fase di indagini preliminari.

FISSATA UDIENZA INCIDENTE PROBATORIO NORMAN ATLANTIC

Dopo lunga attesa, i Procuratori di Bari hanno finalmente  provveduto a depositare la richiesta di incidente probatorio, al fine di procedere attraverso i periti del tribunale, all’accesso alla nave ed esaminare, in contraddittorio con le altre parti processuali, tutto il materiale informatico e di indagine fin qui svolto. Ai periti sarà richiesto di accertare la natura dei malfunzionamenti del sistema antincendio e di tutti i sistemi in dotazione della motonave Norman Atlantic, l’osservanza della normativa in materia di sicurezza navale, di caricamento e rizzaggio degli automezzi, di effettiva chiusura dei garage durante la navigazione individuazione delle cause di insorgere dell’incendio e sua propagazione, la correttezza delle procedure di emergenza, evacuazione e tempistiche degli allarmi, oltre ai rilievi di natura strettamente tecnica funzionali alla successiva fase processuale.

Il GIP di Bari, Dott.ssa Alessandra Piliego, ha fissato udienza al 22 maggio 2015 per formulare i quesiti e conferire formalmente l’incarico al collegio peritale già nominato. Qualcuno dei periti o degli ausiliari sono nomi a noi già noti, per essere stati consulenti del PM o periti nel processo Concordia.

Il lungo elenco delle parti offese, riportate nella ordinanza di fissazione di udienza, è solo parziale perché non aggiornato con tutte le ulteriori querele-denunce depositate in tutta Italia da molti altri passeggeri solo da poco, in prossimità della scadenza del termine di tre mesi dal fatto, ed evidentemente non ancora giunte formalmente alla attenzione degli uffici giudiziari baresi. Questo però non deve preoccupare perché, anche in funzione del fatto che solo una parte dei passeggeri pare aver proposto querela, il Giudice delle Indagini Preliminari ha disposto la notifica della ordinanza che fissa l’udienza anche per pubblico proclamo, disponendone la pubblicazione ai fini della conoscibilità da parte di tutti gli interessati, anche sui siti istituzionali e con trasmissione alle agenzie di stampa.

norman-atlantic-sportellone[1]Attendiamo da molto e con impazienza questo momento per dare il via alle operazioni processuali, e che sembravano incredibilmente destinate a rimanere in sospeso ancora a lungo. La situazione, dobbiamo dire criticamente, pare essersi sbloccata solo a seguito delle pressioni, anche mediatiche, da ultimo evidentemente esercitate dalle compagnie Costa Crociere ed MSC, le quali lamentavano l’occupazione della banchina croceristica nel porto di Bari, da parte del relitto Norman Atlantic, dal sinistro e poco rassicurante aspetto e con all’interno ancora i TIR carichi di derrate alimentari in avanzato stato di decomposizione: per loro, insomma, un relitto scomodo e che puzza.

Sembrano dimenticare, però, che quel relitto custodisce ancora, con ogni probabilità, altri corpi senza vita dei passeggeri che non sono stati rinvenuti o che non erano neppure stati registrati in lista di imbarco, e che  da oltre 120 giorni molti parenti dei dispersi attendono di poter recuperare e portare a casa i resti dei loro familiari, o quantomeno sapere se una delle salme già rinvenute a bordo od in mare negli ultimi mesi appartiene al loro congiunto.

Lunedì presenteremo una istanza formale alla Procura di Bari affinché proceda senza ulteriori indugio al prelievo dei campioni biologici per accertamento del DNA sui familiari di alcuni dispersi che assistiamo, e che innanzitutto chiedono, anzi legittimamente pretendono, di sapere.

Al termine delle operazioni peritali, inoltre, sarà possibile procedere alla eventuale restituzione in favore degli aventi diritto, degli automezzi e dei beni personali non andati distrutti nell’incendio del 28.12.2014.

I nostri Avvocati Massimiliano Gabrielli, Cesare Bulgheroni ed Alessandra Guarini saranno in udienza il 22 maggio, innanzitutto per vigilare e tutelare il rispetto degli interessi delle parti offese, ma anche per valere da subito i diritti dei passeggeri, che ancora attendono ancora da parte delle compagnie una vera offerta.

Ad oggi, infatti, Anek Lines e Visemar non hanno effettuato alcun tipo di offerta concreta, sottraendosi ad un comportamento diligente ma, soprattutto doveroso, mettendo a disposizione una somma risarcitoria iniziale ed adeguata nei confronti dei familiari delle vittime, alcune delle quali, come nel caso degli autisti degli TIR, hanno lasciato mogli e bambini senza alcuna forma di sostentamento.

ALLEGHIAMO LA ORDINANZA INTEGRALE DI FISSAZIONE DELLA UDIENZA DI INCIDENTE PROBATORIO